Il Milan non va oltre lo 0-0 in Grecia contro l’AEK Atene e la panchina di Vincenzo Montella rimane in bilico. Chi si attendeva finalmente la fine di un incubo è stato deluso per l’ennesima volta e nonostante il tecnico rossonero abbia visto una “partita a senso unico”, c’è chi evidenzia come una sola occasione clamorosa a dispetto di oltre 200 milioni di euro di investimenti siano davvero poca cosa. Insomma, da questo Milan ci si aspetta molto di più e se non ci sarà una risposta decisa contro il Sassuolo a Reggio Emilia, sarà l’ultima panchina per l’ex tecnico di Fiorentina, Roma, Samp e Catania.

Ancora una volta, dunque, potrebbe essere il “fatal Sassuolo” a decidere le sorti della panchina del Milan, così come è stato già per Allegri nel gennaio 2014 e per il suo successore, Seedorf, nel maggio dello stesso anno. Con cinque sconfitte sul groppone in campionato, non sono ammessi ulteriori passi falsi: al Mapei Stadium il ‘Diavolo’ deve tornare a vincere e convincere, altrimenti ci sarà quella svolta ormai auspicata da più parti. Se lo scorso anno Montella era stato bravo a fare di necessità virtù con una rosa tutt’altro che di primissimo ordine, con tanti rinforzi in questa stagione sta deludendo e non poco.

Gli alibi sono finiti e nemmeno un pareggio, stando a quanto riferisce oggi ‘Sportmediaset’, potrebbe salvare la panchina di Montella. E non deve essere sottovalutato anche l’aspetto psicologico, perché ormai i tifosi del Milan associano le gare contro i neroverdi emiliani a due fallimenti di altrettanti allenatori. Allegri a gennaio 2014 fu cacciato proprio dopo una cocente sconfitta per mano del Sassuolo, mentre il suo successore, pur vincendo la gara di ritorno, non riuscì a farsi confermare, ricevendo il benservito da Berlusconi. A Montella non resta che fare gli scongiuri.

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ultimo aggiornamento: 03-11-2017