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Milan nel baratro, chieste le dimissioni di Conceiçao

Addio al Milan: la decisione è presa. Neanche la reazione finale dei rossoneri ha potuto cambiare il destino del portoghese.
Napoli-Milan si chiude 2-1: i partenopei conquistano tre punti pesanti nella 30ª giornata di Serie A. Al Maradona, Politano sblocca il match al 2°, seguito da Lukaku che al 19° firma il 2-0, punendo una retroguardia rossonera fragile. Nella ripresa, il Milan rialza la testa: Gimenez sbaglia un penalty, ma Jovic all’84° accorcia le distanze. Il forcing finale dei meneghini non cambia il risultato: il Napoli regge l’urto e resta a -3 dall’Inter capolista. Una vittoria di carattere che consolida le ambizioni scudetto degli azzurri, mentre il Milan incassa un altro stop nella corsa per l’Europa. Ora Conceiçao trema come non mai.
Tifosi in rivolta: “Dimissioni immediate”
Il fischio finale ha scatenato la rabbia dei tifosi milanisti, che non hanno più intenzione di aspettare. Sui social e fuori dallo stadio, il coro è unanime: “Conceiçao deve andarsene, e subito”. Striscioni di protesta sono apparsi nei pressi di Milanello, con messaggi inequivocabili come “Andatevene tutti: indegni”, rivolti non solo al tecnico ma anche a una dirigenza ritenuta incapace di invertire la rotta. La Curva Sud, cuore pulsante del tifo rossonero, ha fatto sentire la propria voce, chiedendo un cambio immediato in panchina per salvare una stagione che rischia di scivolare nel disastro. La pazienza, già messa a dura prova dall’esperimento fallito di Fonseca, sembra essersi esaurita: i supporter vogliono un segnale forte, e le dimissioni dell’allenatore portoghese sono viste come il primo passo.
Le ragioni della contestazione: errori e mancanza di identità
Ma perché i tifosi puntano il dito contro Conceiçao? Le motivazioni sono molteplici. Innanzitutto, il tecnico non è riuscito a dare un’impronta alla squadra: il Milan appare privo di un’identità tattica chiara, con prestazioni altalenanti e blackout inspiegabili, come quello di Napoli. Gli errori nelle scelte di formazione e la gestione dello spogliatoio, percepita come troppo rigida, hanno alimentato le critiche. Inoltre, i risultati negativi in partite chiave, uniti a una distanza abissale dalle posizioni che contano, hanno fatto crollare la fiducia in un progetto che sembrava promettente all’arrivo del portoghese. Per i tifosi, Conceiçao rappresenta l’ennesima scommessa persa: un condottiero che ha perso la bussola, incapace di risvegliare una squadra in crisi profonda.
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