Galliani e Inzaghi sono ritornati sul “problema”. Non che al Milan ce ne sia soltanto uno, ma l’annosa questione portiere torna prepotentemente alla ribalta dopo due estati di passione nelle quali un po’ inspiegabilmente alla fine il nodo è sempre stato tralasciato confidando nell’esperienza di Abbiati e magari nell’esplosione del brasiliano Gabriel. Adesso invece il Milan si muoverà. L’amministratore delegato ha ancora una volta rassicurato SuperPippo, suo uomo e suo pupillo quindi da proteggere e accontentare a tutti i costi. Proprio Galliani ha preso la palla al balzo facendo all’allenatore i nomi di Perin, Ochoa e Marchetti.
Si tratta dei tre preferiti, ritenuti forse in qualche modo raggiungibili dalla società, ma anche di tre situazioni completamente differenti. Perin è il più difficile da catturare, visto che ha anche rifiutato la proposta del Bayern Monaco (panchina assicurata con il mostro Neuer, ma anche ingaggio triplo rispetto a quello di Genova). È però previsto l’ennesimo summit tra Preziosi e Galliani e visti i precedenti tutto è possibile.
Ochoa è il nome più intrigante e conveniente: parametro zero, protagonista ai mondiali, certamente superiore ad Agazzi al quale forse si cerca già una squadra anche se in prestito annuale. Il messicano ha però 4/5 richieste, soprattutto in Francia, ed è extracomunitario, quindi si torna ancora una volta prepotentemente sull’altro giallo che da diverso tempo attanaglia il Milan: riuscire a piazzare in qualche modo all’estero Robinho. A quel punto Ochoa sarebbe immediatamente tesserabile.
In ultimo il laziale Marchetti, dal quale Pioli vorrebbe ripartire ma che da tempo vuole lasciare Roma proprio con destinazione Milano. Il prezzo del cartellino si è dimezzato, e forse si può parlare anche di contropartite tecniche (Poli? Constant? Bonera?). Molto dipende però da Lotito, personaggio sempre molto volubile sul mercato e mai troppo leggero nelle richieste per i propri calciatori…
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