Nel momento più caldo della stagione il Milan pare in preoccupante flessione: la grande rimonta fatta dalla squadra di Massimiliano Allegri per risalire posizioni su posizioni sembra si sia piantata sul più bello, complici le prestazioni di alcuni giocatori chiave che nelle ultime uscite hanno fatto cilecca, un Mario Balotelli nervoso e intemperante, un calendario che doveva consentire ai rossoneri il definitivo salto di qualità e che invece ha mostrato alcuni limiti su cui lavorare da qui alla fine della stagione. La prima panchina stagionale di Stephan El Shaarawy, che contro il Napoli è entrato al 74esimo minuto (fino ad ora il Faraone aveva sempre cominciato titolare, out solo contro il Parma), è l’ennesimo campanello di allarme su cui Allegri ha glissato ma che i tifosi del Diavolo hanno accolto con preoccupazione.
Anche perché il Robinho sceso in campo ieri non è stato all’altezza, ma in generale tutta la squadra è parsa sulle gambe dal pareggio di Goran Pandev in poi e allora fa specie sentire il tecnico toscano parlare di scelta tecnica quando interrogato sull’esclusione del gioiellino numero 92 il quale, dal suo canto, è stato visto scuro in volto all’uscita da San Siro. Adriano Galliani mostra ottimismo: il Milan è imbattuto in campionato nel 2013, ma ha comunque steccato nelle grandi partite (Inter, Fiorentina e Napoli), vincendo solo contro la Lazio e attesa nel prossimo turno dalla Juve, squadra che insieme al Barcellona è stata l’unica a battere i rossoneri in questo anno solare (quarti di Coppa Italia).
Insomma, il secondo posto dista sempre quattro punti, non tanti vista la rincorsa forsennata degli ultimi mesi, molti invece se considerato il cammino a rilento del Napoli (che solo ultimamente ha ripreso a marciare come pure sa fare) e i punti lasciati a Genova (contro la Samp) e a Cagliari (e pure i recenti successi con Palermo e Chievo non sono stati proprio brillanti). Quattro punti, poi, dista la Fiorentina quarta in classifica, un pericolo da non sottovalutare: nel prossimo turno il Milan, come detto, andrà a far visita alla Juve, mentre il Napoli e i viola avranno impegni casalinghi contro Cagliari e Torino, due squadre tutto sommato tranquille. Vietato abbassare la guardia dunque: a Milanello credono nel fondamentale secondo posto ma se 4 punti sono pochi da recuperare lo sono anche da perdere. E tra secondo, terzo e quarto posto, c’è l’abisso. Il Milan lo sa.
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