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Milan, se la Champions si allontana troppo alcuni in societá inizieranno a tremare

Il match contro la Juventus di sabato è fondamentale per non perdere contatto con la vetta. In caso di stagione negativa alcuni nomi importanti in dirigenza saranno sotto esame.

Nella fervente atmosfera di San Siro, il Milan si appresta a vivere una delle sfide più cruciali della stagione 2024-2025. La partita contro la Juventus, in programma sabato 23 novembre, si preannuncia come uno scontro diretto non solo sul campo ma anche e soprattutto per le ambizioni europee di entrambe le squadre.

La posta in gioco? Una preziosa qualificazione alla Champions League, evento fondamentale per il mantenimento e lo sviluppo dei rispettivi progetti sportivi. In questo contesto, ogni errore potrebbe avere conseguenze significative.

Uno scontro decisivo per le ambizioni europee

Il Milan di Paulo Fonseca, attualmente fermo al 7° posto in classifica, si trova a sette punti di distanza dalle posizioni che garantirebbero l’accesso alla Champions League della stagione successiva. Questo rende il match contro i bianconeri di Thiago Motta una vera e propria finale anticipata. Da una parte, la possibilità di rientrare in gioco per le posizioni di vertice, dall’altra, il rischio di un distacco ulteriore che complicherebbe in maniera significativa il percorso della squadra milanese.

Prestazioni altalenanti e la pressione sui risultati

Nonostante alcune prestazioni di rilievo, come la vittoria nel derby e il successo in Champions contro il Real Madrid al ‘Santiago Bernabéu’, il cammino del Milan in campionato è stato segnato da alti e bassi. Le sconfitte contro squadre ritenute alla portata, quali Parma e Cagliari, così come il passo falso in casa contro il Napoli, hanno messo in luce le difficoltà della squadra di Fonseca nel mantenere un rendimento costante, elemento chiave per poter aspire realmente alla lotta per le prime posizioni.

Zlatan Ibrahimovic e Giorgio Furlani

La posta in gioco: un progetto sportivo a rischio

L’esito di questa stagione si profila come determinante per il futuro del Milan. Il mancato accesso alla Champions League non solo rappresenterebbe un fallimento sportivo, ma avrebbe anche implicazioni significative sul piano finanziario e gestionale. Personaggi chiave della dirigenza, tra cui Zlatan Ibrahimović in un ruolo dirigenziale, il direttore tecnico Geoffrey Moncada e l’amministratore delegato Giorgio Furlani, si ritroverebbero sotto esame. Le scelte effettuate in sinergia e approvate dalla proprietà potrebbero essere messe in discussione, segnando potenzialmente una svolta nell’orientamento e nella strategia del club.

 

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