Il Milan sta trascorrendo la vigilia di Natale più cupa di sempre da quando Silvio Berlusconi è presidente della società rossonera. Il club attualmente allenato da Massimiliano Allegri, infatti, non si era mai avvicinato al giro di boa della fine del girone di andata con dei numeri così disastrosi: in 17 partite, appena 4 vittorie, 7 pareggi e ben 6 sconfitte, l’ultima nel derby pre-natalizio che ha chiuso il 2013 del Milan nel peggiore dei modi.
Attualmente il Milan ha soltanto 19 punti, è a -27 dalla capolista Juventus, a -17 dal terzo posto, l’ultimo utile per la qualificazione alla prossima Champions League, a -12 dal quinto posto, che significherebbe almeno Europa League e che in una stagione come questa sarebbe più di una magra consolazione, e a soli +5 dalla zona retrocessione.
I motivi di questo disastro si trovano soprattutto nell’operato visto durante l’ultima sessione di calciomercato estivo nella quale gli errori hanno superato ampiamente i colpi e i lampi di genio di Adriano Galliani che, questa volta, non si sono affatto visti. Anche il tecnico Massimiliano Allegri non è esente da colpe ma l’allenatore livornese, almeno, ha avuto la sincerità di confessare che il Milan attuale non è una squadra da scudetto, dichiarazioni che rispondono al vero e che non sono mai arrivate dai piani alti della società.
Oggi, durante la vigilia di Natale, sono anche arrivate le parole amare di Silvio Berlusconi. Il presidente del Milan e leader di Forza Italia ha contattato telefonicamente i ragazzi della Comunità terapeutica di Trivigliano per fare loro gli auguri di Natale. Durante la telefonata erano presenti anche l’ex calciatore e politico Giuseppe Incocciati, il fondatore della comunita, Padre Matteo Tagliaferri, e il commissario europeo all’Industria, Antonio Tajani.
Queste sono state le dichiarazioni odierne di Berlusconi:
Anche Incocciati, che è stato nostro giocatore, sarà molto triste per la posizione in classifica del Milan…
Lo scorso 19 dicembre, all’annuncio del nuovo assetto societario, Berlusconi ha dichiarato che sarebbe tornato ad occuparsi in prima persona del Milan.
Già nel mese di dicembre, Berlusconi era tornato a far visita alla squadra ma, al contrario dell’anno scorso, la sua vicinanza non ha sortito alcun effetto. Tutto ciò è avvenuto perché il problema di questo Milan non si trova nella mancanza di fattori stimolanti ma soltanto nell’assenza di una rosa all’altezza.
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