Si volta pagina al Milan: in attesa dell’annunzio di Sinisa Mihajlovic quale nuovo allenatore della prima squadra, il club rossonero comunica di aver sollevato dall’incarico Filippo Inzaghi. L’ex bomber, chiamato a risollevare le sorti della squadra dopo la deludente stagione condivisa da Allegri e Seedorf, non ha ottenuto i risultati sperati: il Milan non è riuscito nemmeno a centrare l’obiettivo minimo dell’accesso alla prossima Europa League. Seppur con dispiacere, dunque, il patron Silvio Berlusconi e l’ammistratore delegato Adriano Galliani hanno così deciso per l’esonero:
“La società – si legge in una nota – ha comunicato a Inzaghi che, con grande dispiacere, ci sarà un cambio di guida tecnica nella prossima stagione”.
Dopo 11 stagioni, dunque, il Milan e Filippo Inzaghi si separano: da giocatore l’ex bomber ha collezionato qualcosa come 300 presente e 126 gol, poi una volta intrapresa la carriera di allenatore ha cominciato dagli Allievi Nazionali, per passare alla Primavera e infine alla prima squadra. Nonostante l’entusiasmo iniziale, alle prime difficoltà il Milan di Inzaghi si è sciolto come neve al sole, complice anche una rosa non propriamente all’altezza degli obiettivi della società.
Il rapporto con Berlusconi e la dirigenza è rimasto comunque ottimo, tanto è vero che nemmeno nel momento più basso della stagione si è deciso per l’esonero. Allontanamento he è invece giunto ufficialmente oggi: con Inzaghi, lascia anche Mauro Tassotti, che si prende probabilmente un anno sabbatico dopo ben 35 stagioni al Milan.
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