Da tempo ormai fetta di mercato tra le più succulente del panorama calcistico mondiale passa attraverso le procure del Paperone degli agenti, ossia Mino Raiola che ha messo su negli anni una scuderia con molti cavalli di razza e non meno comprimari capaci comunque di solleticare la fantasia degli addetti ai lavori. Tra i big presenti nella sua agenda figurano i nomi, su tutti, di Ibrahimovic e Balotelli (e in un passato non troppo lontano anche quello di Pavel Nedved), ma pochi sanno che le sue procure interessano anche comprimari del pallone che Raiola riesce comunque sempre a piazzare con maestria tra i quali Maxwell, Didac Vilà, El Kaddouri, Kasami, Jonathas e addirittura Cesare Natali (ma ce ne sarebbero tanti altri); insomma, la lista dei suoi assistiti nonostante fosse già prestigiosa e di primissimo piano, aveva bisogno di una rinverdita ed è così che si è accaparrato due prospetti per il futuro, due potenziali campionissimi su cui hanno già messo gli occhi le super potenze europee. Stiamo parlando di Paul Pogba e M’baye Niang.

La notizia trapelata nei giorni scorsi di un aereo privato griffato Real Madrid che sarebbe atterrato in Italia, a Verona per la precisione, per sondare il terreno circa la possibilità di fare un’offerta per le due stelline francesi attualmente in forza alla Juve e al Milan, è stata poi in qualche modo smentita. Ma a margine di questa mezza bufala di mercato, il buon Raiola ha comunque commentato col consueto pepe, dando un avvertimento alle società attualmente detentrici del cartellino dei due giovanotti:

“Se Florentino Perez vuole prendere il padre di Pogba o di Niang, Perez deve mandare un aereo in Francia, visto che le famiglie dei giocatori risiedono Oltralpe. Ha sbagliato indirizzo… E comunque se li volesse dovrebbe chiamare il sottoscritto. E’ con me che si deve trattare. L’interesse del Real, al di là di tutto? Il discorso è molto più ampio. Ragazzi eccezionali come i miei due assistiti non possono piacere solo al Real. Due grandi giocatori così piacciono a tutto il mondo. Al giorno d’oggi non ci sono contratti che possano blindare un campione. Nessuno può essere blindato al 100%, quando sei apprezzato da tutto il mondo”.

Concetto semplice, destinatario raggiunto: se qualcuno si dovesse mettere in testa di arrivare a loro due il tramite non potrà che essere Raiola e lui più di chiunque altro sarebbe in grado di spostare calciatori e milioni spesso con la soddisfazioni di acquirenti e venditori, oltre che dei suoi giocatori. Tra cui, come detto, spicca ed è sempre spiccato quello di Zlatan Ibrahimovic, la sua gallina dalle uova d’oro, colui il quale ha spostato ingenti somme di denaro attraverso tutta Europa, soldi finiti in una consistente percentuale anche nelle pingui tasche dell’ex pizzaiolo campano; ebbene, sono ormai mesi che lo svedese del Psg sente al contempo nostalgia dell’Italia e fastidio di Parigi e l’accostamento alla Juve delle ultime settimane (voce che ha contribuito ad alimentare proprio Nedved, amico di Raiola e uomo Juve al 100%) ogni giorno trova più conferme che smentite.

A margine delle dichiarazioni di Raiola colte da Tuttosport su Pogba e Niang, infatti, il procuratore ha scherzato sul futuro di Ibra: “Ha già firmato con la Juve” glissando con un sorriso malizioso, boutade da non prendere troppo alla leggera se considerate anche le sue stesse parole di qualche settimana fa quando disse che “nulla è impossibile” in merito a un ritorno in bianconero del gigante di Malmoe. Insomma, quando parla Raiola qualcosa si muove e se si mette in testa di passare dalle parole ai fatti, alla fine una soluzione la trova: gli ultimi virgolettati in termini cronologici in riferimento a Pogba, Niang e Ibrahimovic non possono lasciare indifferenti. A buon intenditore poche parole.

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