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Momento della verità in casa Juventus: rischia anche la dirigenza

Juventus, futuro in bilico, cresce la pressione sulla società bianconera: Motta e Giuntoli sotto osservazione in vista del finale di stagione.

La Juventus sta attraversando un momento particolarmente delicato, con il progetto tecnico ed economico che mostra segni di instabilità. Dopo la pesante sconfitta contro l’Atalanta, la posizione di Thiago Motta sembra sempre più a rischio, con l’ombra dell’esonero in caso di mancato successo nella prossima sfida contro la Fiorentina.

Ma le attenzioni non sono rivolte solo all’allenatore: anche la dirigenza, guidata da Cristiano Giuntoli e Maurizio Scanavino, è finita nel mirino per le scelte di mercato e la gestione finanziaria del club. Il quarto posto in campionato, che garantirebbe la qualificazione alla prossima Champions League, è diventato l’obiettivo minimo per evitare drastici cambiamenti in società.

Thiago Motta in bilico: decisiva la sfida contro la Fiorentina

Dopo un avvio di stagione tra alti e bassi, la Juventus ha perso terreno nella corsa ai primi posti e la recente sconfitta contro l’Atalanta ha alimentato ulteriori dubbi sulla gestione tecnica di Thiago Motta.

L’allenatore italo-brasiliano è chiamato a una reazione immediata, con la partita contro la Fiorentina che potrebbe rappresentare un punto di svolta. Un nuovo passo falso metterebbe seriamente a rischio la sua permanenza sulla panchina bianconera, con il nome di Roberto Mancini che inizia a circolare come possibile sostituto.

Dirigenza sotto esame: Giuntoli e Scanavino nel mirino

Non solo la guida tecnica, ma anche la dirigenza juventina è al centro delle critiche. Cristiano Giuntoli e Maurizio Scanavino hanno ereditato un progetto ambizioso, ma la gestione del mercato e la pianificazione economica stanno sollevando interrogativi.

Il direttore sportivo ha cercato di mantenere un equilibrio tra riduzione dei costi e competitività della squadra, ma i risultati sul campo non stanno rispecchiando le aspettative. La qualificazione in Champions League è fondamentale non solo per il prestigio sportivo, ma anche per la sostenibilità finanziaria del club.

Scelte di mercato contestate

Uno dei punti critici della gestione Giuntoli riguarda le operazioni di mercato. A gennaio, la Juventus ha investito circa 15 milioni di euro per gli acquisti di Kelly e Costa, mentre operazioni come i prestiti di Kolo Muani e Veiga hanno permesso di limitare ulteriori spese immediate.

Tuttavia, il bilancio complessivo degli ultimi mesi evidenzia un esborso vicino ai 400 milioni di euro, una cifra significativa considerando che i risultati sportivi non sono stati all’altezza delle aspettative. L’eliminazione precoce in Champions League contro il PSV e la sconfitta ai rigori contro l’Empoli in Coppa Italia hanno aumentato le perplessità sulla strategia adottata.

Il futuro passa dalla Champions

Il finale di stagione diventa quindi decisivo per il futuro della Juventus. Se la squadra non dovesse centrare la qualificazione alla prossima Champions League, il rischio di un nuovo terremoto in società sarebbe concreto. La mancata partecipazione alla massima competizione europea potrebbe portare a sacrifici importanti sul mercato e a una revisione delle strategie dirigenziali. Il destino della Juventus è ancora tutto da scrivere: Motta, Giuntoli e l’intera dirigenza sono chiamati a rispondere sul campo per evitare un’estate di rivoluzioni.

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