C’è chi parla ormai di bollettino di guerra e chi addirittura definisce l’Arena Corinthians, l’impianto che ospiterà la partita d’esordio dei Mondiali di Brasile 2014, come uno stadio maledetto. Nel Novembre 2013 la caduta di una gru ha causato la morte di due operai e oggi un altro lavoratore è caduto dall’altezza di otto metri proprio nell’impianto di San Paolo. Sulle sue condizioni c’è il massimo riserbo, ma secondo la stampa brasiliana sarebbe in fin di vita. L’uomo, non ancora identificato, stava lavorando sulle gradinate provvisorie dello stadio quando è caduto nel vuoto, per motivi ancora imprecisati, facendo un volo di ben otto metri.
Sul posto sono intervenuti subito i vigili del fuoco, che hanno chiesto l’intervento di un’ambulanza privata della ‘Odebrecht’, la ditta che si sta occupando dei lavori presso l’impianto. Trasportato presso l’ospedale più vicino, l’operaio sarebbe giunto in condizioni disperate e la sua vita è appesa ad un filo. Le autorità locali stanno indagando per identificare l’uomo e per capire se stava operando nel rispetto delle normative vigenti: lavoro nero e incidenti nella costruzione degli stadi, infatti, stanno diventando una delle piaghe della macchina organizzativa di Brasile 2014, che rischia di presentarsi all’inizio della rassegna mondiale impreparata in alcuni impianti.
Incidenti si sono registrati tempo fa anche a Manaus, dove è in costruzione l’Arena Amazonia’: durante i lavori in questo impianto sono deceduti Josè Antonio Pita Martins (55 anni), il 49 Mason Raimundo Nonato Lima Costa e il giovane Marcleudo de Melo Ferreira. Un altro operaio di 21 anni è morto nel 2012 durante i lavori di costruzione per lo Stadio Manè Garrincha: l’uomo è deceduto sul colpo dovo aver fatto un volo di 50 metri. La direzione organizzativa continua a tranquillizzare tutti.
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