Solitamente una squadra di club o una nazionale diventa antipatica in caso di vittorie o perché magari viene aiutata in modo sospetto dalla terna arbitrale (il riferimento al Brasile visto ieri sera è puramente voluto). La nazionale azzurra, che deve ancora debuttare in questi campionati mondiali, invece, è antipatica per tutt’altri motivi.
E’ stato Evandro Capixaba, sindaco di Mangaratiba, la città di oltre 32mila abitanti che si trova nello stato di Rio de Janeiro, a svelare pubblicamente i motivi del proprio “odio” nei confronti degli azzurri, in un’intervista al veleno concessa al quotidiano Folha de Sao Paulo.
Casa Azzurri, la sede del ritiro della nostra nazionale, infatti, si trova proprio al Portobello Resort di Mangaratiba e, considerato il prestigio della nostra nazionale grazie ai suoi quattro mondiali conquistati, la cittadina brasiliana si sta godendo un buon ritorno in fatto di pubblicità.
Capixaba, però, è contento solo a metà. Il sindaco non è riuscito a nascondere la propria stizza dinanzi ai comportamenti della nostra federazione e le sue dichiarazioni sono state categoriche:
Gli italiani sono antipatici!
I motivi di tutto questo risentimento sono per l’esattezza tre.
Il sindaco di Mangaratiba, infatti, avrebbe voluto consegnare un premio a Mario Balotelli ma la federazione ha negato il permesso al sindaco di organizzare questa piccola cerimonia.
La Figc, inoltre, avrebbe promesso al sindaco un assegno pari a 50mila euro da destinare al restauro dell’area sportiva vicino alla scuola di Mangaratiba. In merito, Capixaba ha dichiarato che l’assegno non è ancora stato staccato.
Il terzo motivo, invece, è quello che ha fatto arrabbiare maggiormente Capixaba. L’Italia, infatti, ha deciso di aprire al pubblico l’ultimo allenamento prima della partita con l’Uruguay che, però, non si svolgerà a Mangaratiba, bensì a Natal. Il sindaco, quindi, non è riuscito a trovare una spiegazione a questa disparità di trattamento: a Mangaratiba, infatti, gli allenamenti non sono aperti al pubblico.
Proprio per quanto riguarda Casa Azzurri, inoltre, il sindaco l’ha definita praticamente un bunker (“Sembra che nel loro bunker ci sia Obama”), criticando sia la notevole presenza di poliziotti, militari e pompieri che la decisione di concedere l’ingresso ai giornalisti soltanto per un’ora.
Entrando in merito alla vicenda, possiamo soltanto augurarci che la Figc mantenga la promessa della donazione per la scuola.
Per il resto, invece, consigliamo a Evandro Capixaba di godersi l’ottimo periodo per quanto riguarda il turismo a Mangaratiba e di chiudere un occhio a tutto il resto.
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