La Nigeria non si allena e chiede al proprio Governo i premi dovuti prima della gara degli ottavi di Brasile 2014 contro la Francia. Ancora non è chiaro se la squadra partirà per Brasilia. La Coppa del Mondo del 2014 rimane, dunque, una questione di soldi: dopo il Camerun di Eto’o (eliminato al primo turno), che si era rifiutato di salire sull’aereo diretto in Brasile senza rassicurazioni sui premi, ora tocca alla Nigeria. La nazionale guidata dal commissario tecnico Keshi, si è qualificata agli ottavi di finale facendo tornare a casa anzitempo Bosnia Erzegovina e Iran: ora, come previsto alla vigilia, i giocatori battono cassa.
I giocatori – campioni d’Africa in carica – non sono scesi in campo ieri a Campinas per l’allenamento previsto da programma: il premio per il superamento del girone eliminatorio non è ancora stato pagato ed è stato richiesto e ottenuto un incontro con i rappresentanti della federazione nigeriana in Brasile. Come previsto da accordi con la Fifa, i premi spettavano ai giocatori immediatamente dopo la qualificazione agli ottavi, ma ancora delle banconote neanche l’ombra. I calciatori chiedono di essere pagati prima di lunedì prossimo quando è prevista la gara con la Francia: il timore, è che in caso di eliminazione per mano della nazionale di Deschamps, difficilmente riuscirebbero a recuperare i premi spettanti per il superamento del girone.
Ieri la Nigeria di Keshi avrebbe dovuto scendere in campo alle 18 locali all’Estadio Guarani, ma i giornalisti presenti sono rimasti da soli davanti al terreno di gioco vuoto. Poliziotti e soldati hanno presidiato la sede del ritiro nigeriano in attesa che i giocatori uscissero per recarsi al campo di allenamento, ma dopo un’ora di ritardo, anche i tifosi presenti hanno compreso che ci fosse qualcosa che non andasse. È stato l’addetto stampa Ben Alaiya a spiegare i motivi della protesta in atto, senza però dire se la squadra venerdì sera partirà o meno per Brasilia, dove lunedì dovrà affrontare la Francia.
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