Alberto Zaccheroni, CT del Giappone, ha scelto da un paio di giorni i 23 che prenderanno parte ai Mondiali di Brasile 2014. Nell’elenco figurano, tra gli altri, il milanista Keisuke Honda, reduce da sei mesi con più ombre che luci, e l’interista Yuto Nagatomo. La stella è senza dubbio Shinji Kagawa, eclettico trequartista che dopo aver fatto molto bene con il Borussia Dortmund, ha incontrato molte difficoltà in Inghilterra con il Manchester United. Attenzione alla sorpresa Yoshito Okubo, capocannoniere dell’ultima J-League, vera e propria scommessa di Zaccheroni.
Tra i calciatori di più talento, non possiamo dimenticare Makoto Hasebe, capitano e centrocampista del Norimberga che a 30 anni ha maturato già tanta esperienza soprattutto grazie alla sua lunga militanza in Bundesliga (fu portato in Germania nel 2007 dal Wolfsburg). Quanto al modulo, Zaccheroni è orientato a proseguire anche ai Mondiali con il 4-2-3-1 che fin qui gli ha dato grandi soddisfazioni. L’obiettivo è sempre quello di imporre il proprio gioco, chiunque sia l’avversario.
Curiosità. In Brasile, poi, Honda e compagni avranno un’arma in più: qualche giorno fa, infatti, è stata presentata la nuova divisa sulla quale Adidas ha apposto la mascotte voluta dalla federcalcio nipponica: si tratta di Pikachu, il famoso Pokemon che è stampato sul petto della maglia e su tutto il materiale tecnico che il Giappone porterà in Brasile.
La storia del Giappone ai Mondiali
La storia del Giappone nella Coppa del Mondo è relativamente giovane: i nipponici riescono a qualificarsi per la prima volta alla fase finale dei Mondiali nel 1998 in Francia, ma inseriti in un girone con Argentina, Croazia e Jamaica, rimediano tre sconfitte e sono costretti a tornare subito a casa.
Nel 2002, nei Mondiali organizzati assieme alla Corea del Sud, i giapponesi riescono a superare il girone eliminatorio con due vittorie e un pareggio, ma vengono eliminati dalla Turchia (rivelazione della manifestazione, chiuderà terza) agli ottavi di finale. In Germania, nel 2006, nuova eliminazione al primo turno per la nazionale guidata da Zico, con un pareggio e due sconfitte nel girone composto da Argentina, Croazia e Brasile. Va meglio nel 2010 in Sudafrica, dove i 23 guidati da Takeshi Okada superano il girone eliminatorio, ma devono cedere agli ottavi di fronte al Paraguay.
Le qualificazioni Mondiali 2014
Il Giappone è stata la prima squadra a qualificarsi ai Mondiali di Brasile 2014. Ammesso direttamente al terzo turno e sorteggiato nel girone con Uzbekistan, Corea del Nord e Tagikistan, il Giappone chiude al secondo posto con 10 punti, dopo tre vittorie, un pareggio e due sconfitte. Al turno successivo, Zaccheroni e i suoi se la vedranno con Australia, Oman, Iraq e Giordania: il 4 giugno la qualificazione matematica alla fase finale della Coppa del Mondo dopo il pareggio per 1-1 contro i ‘canguri’.
L’allenatore del Giappone: Alberto Zaccheroni
Alberto Zaccheroni, 61 anni, è un tecnico di grandissima esperienza e buon carisma. Dopo aver fatto il giro delle sette chiese in Italia (vinse anche uno scudetto con il Milan), chiudendo con un’esperienza di sei mesi non fortunatissima con la Juventus nel 2010, il romagnolo assume l’incarico di CT del Giappone il 30 agosto dello stesso anno. Zaccheroni viene accolto sin da subito molto bene da un’intera nazione, che lo rispetta e gli affibbia subito l’appellativo di maestro. Nel 2011 il tripudio con la vittoria della Coppa d’Asia disputatasi in Qatar: in finale 1-0 contro l’Australia ai supplementari.
Nel 2013 porta il Giappone alla qualificazione ai Mondiali di Brasile 2014, ma c’è ancora tempo per un altro trionfo: il 28 giugno batte la Corea del Sud e conquista la prima Coppa dell’Asia orientale della storia del Giappone. Nel 2011 è stato anche invitato dall’imperatore Akihito che gli riconosce pubblicamente stima e rispetto.
La rosa dei 23
Difensori: Masahiko Inoha (Jubilo Iwata), Yasuyuki Konno (Gamba Osaka), Yuto Nagatomo (Inter), Masato Morishige (FC Tokyo), Atsuto Uchida (Schalke 04), Maya Yoshida (Southampton), Hiroki Sakai (Hannover), Gotoku Sakai (Stoccarda)
Centrocampisti: Yasuhito Endo (Gamba Osaka), Makoto Hasebe (Norimberga), Toshihiro Aoyama (Sanfrecce Hiroshima), Hotaru Yamaguchi (Cerezo Osaka).
Attaccanti: Keisuke Honda (Milan), Yoshito Okubo (Kawasaki Frontale), Shinji Okazaki (Magonza), Shinji Kagawa (Manchester United), Hiroshi Kiyotake (Norimberga), Yoichiro Kakitani (Cerezo Osaka), Manabu Saito (Yokohama F Marinos), Yuya Osako (Monaco 1860).
Il Gruppo C e il calendario del Giappone
Il Giappone è inserito nel Gruppo C della fase finale dei Mondiali di Brasile 2014, assieme a Colombia (favorita per la vittoria del girone), Grecia e Costa d’Avorio. L’esordio degli uomini di Zaccheroni è previsto il 14 giugno a Recife contro la Costa d’Avorio, mentre nel secondo impegno Honda e cosi se la vedranno contro la Grecia a Natal, prima di affrontare il 24 giugno la Colombia a Cuiaba.
Di seguito il calendario (tra parentesi l’ora italiana):
14 giugno 2014, ore 22:00 (3:00) – Recife
Costa d’Avorio – Giappone
19 giugno 2014, ore 19:00 (0:00) – Natal
Giappone – Grecia
24 giugno 2014, ore 16:00 (22:00) – Cuiaba
Giappone – Colombia
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