Dove c’è il Mondiale c’è la Germania. La nazionale tedesca è, per numeri di piazzamenti e di presenze, la più forte in Europa. Tre volte Campione del Mondo, sette volte in finale, dodici volte tra le prime quattro, maggior numero di partite disputate al Mondiale. La Germania è sinonimo di garanzia e vederla eliminata prima delle semifinali è molto difficile. I tedeschi provengono da due terzi posti consecutivi e in Brasile, inutile dirlo, puntano al piatto grosso. Brucia ancora l’eliminazione del 2006 ad opera dell’Italia più che l’uscita di scena in Sudafrica contro la Spagna.
Negli ultimi anni la Germania ha attinto dalla sua generazione di fenomeni, che ha trascinato in patria e in Europa soprattutto club come Bayern Monaco e Borussia Dortmund. Joachim Löw può contare su svariate frecce nell’arco teutonico perché il calcio tedesco, nel frattempo, ha abbinato classe e imprevedibilità al congenito agonismo, sempre accompagnato da un rigoroso ordine tattico. Nella rosa dei 23 figura un solo calciatore della Serie A: è Miroslav Klose, il veterano che proverà a superare Ronaldo e il record di gol segnati in un mondiale. E’ l’ultima occasione per il laziale, unica prima punta di ruolo tra i 23 convocati dal commissario tecnico.
Ma la Germania può fare a meno di attaccanti d’area di rigore perché sulla trequarti i nomi incutono timore: Schweinsteiger, Kroos, Ozil, Gotze e Reus costituiscono qualità e sostanza per ogni fase di gioco. I tedeschi si aspettano anche un altro mondiale da incorniciare di Thomas Muller che nel 2010 fu il miglior marcatore della nazionale di Löw nell’edizione sudafricana e capocannoniere assoluto del torneo.
La storia della Germania ai Mondiali
La Germania esordì al Mondiale nel 1934 con un terzo posto, quattro anni più tardi la Germania unita fu eliminata al primo turno (in un doppio confronto con la Svizzera), unica volta per la squadra in un campionato del mondo. Nel 1950 non furono ammessi in Brasile, nel 1954 in Svizzera, vinsero il primo Mondiale grazie al “Miracolo di Berna” (la finale contro l’Ungheria passò alla storia per l’esito rocambolesco in cui i teutonici mostrarono tutto il loro indomito carattere). Nel 1958 arrivò un quarto posto, nel 1962 l’avventura terminò ai quarti di finale, nel 1966 la Germania perse in finale contro l’Inghilterra per 4-2.
Nel 1970 la Germania fu eliminata in semifinale dall’Italia nella “partita del secolo” che terminò 4-3, nel 1974 il secondo titolo conquistato in finale contro l’Olanda, nel ’78 eliminazione nel secondo turno a gironi, nel 1982 sconfitta in finale contro l’Italia, nell’86 nuova delusione in finale ma contro l’Argentina, nel 1990 il terzo trionfo al mondiale di Italia 90, nel 1994 eliminazione nei quarti di finale contro la Bulgaria. Stessa sorte nel ’98 (battuta dalla Croazia), nel 2002 sconfitta in finale contro il Brasile di Ronaldo, nel 2006 eliminazione in semifinale del mondiale in casa, contro la bestia nera Italia, nel 2010 altra eliminazione in semifinale e nuovamente terzo posto.
Le qualificazioni a Brasile 2014
Nel gruppo C la Germania ha stravinto il suo girone con 28 punti (solo due punti persi su 30 totali), alle sue spalle sono arrivate la Svezia (20), l’Austria (17), l’Irlanda (14), il Kazakistan (5) e le isole Far Oer. Il miglior marcatore della Germania durante le qualificazioni ai Mondiali di calcio è stato Ozil con 8 gol.
L’allenatore: Joachim Löw
Löw è il successore di Jurgen Klinsmann dal 12 luglio del 2006. Era il vice dell’ex calciatore dell’Inter e da secondo, alla guida della Germania, ha conquistato il terzo posto nella Confederations Cup del 2005 e lo stesso piazzamento nei mondiali del 2006. Ex attaccante di Friburgo e Stoccarda, iniziò ad allenare nel 1994 squadre di club (Stoccarda e Fenerbahce le più importanti). Ottimo il bilancio da commissario tecnico della Germania: secondo posto agli Europei in Austria e Svizzera nel 2008, terzo al mondiale in Sudafrica 2010, terzo anche all’Europeo del 2012.
La rosa dei 23
Portieri (3): Manuel Neuer (Bayern Monaco), Roman Weidenfeller (Borussia Dortmund), Ron-Robert Zieler (Hannover)
Difensori (7): Jerome Boateng e Philipp Lahm (Bayern Monaco), Erik Durm, Kevin Grosskreutz e Mats Hummels (Borussia Dortmund), Benedikt Hoewedes (Schalke 04), Per Mertesacker (Arsenal/Ing)
Centrocampisti (11): Julian Draxler (Schalke 04), Matthias Ginter (Friburgo), Mario Goetze, Toni Kroos, Thomas Muller e Bastian Schweinsteiger (Bayern Monaco), Sami Khedira (Real Madrid/Spa), Christoph Kramer (Borussia Moenchengladbach), Mesut Ozil (Arsenal/Ing), Marco Reus (Borussia Dortmund), Andre Schurrle (Chelsea/Ing)
Attaccanti (2): Miroslav Klose (Lazio/Ita), Lukas Podolski (Arsenal/Ing)
Il Gruppo G e il calendario della Germania
E’ uno dei gironi più impegnativi, forse il più equilibrato del mondiale. I tedeschi sono i favoriti, ma dovranno vedersela con il Portogallo di Cristiano Ronaldo, il Ghana di Asamoah ed Essien e gli Stati Uniti che negli ultimi anni non hanno quasi mai sfigurato al mondiale.
16/06 13:00 (18.00) Salvador Germania – Portogallo
16/06 19:00 (0.00) Natal Ghana – USA
21/06 16:00 (21.00) Fortaleza Germania – Ghana
22/06 18:00 (0.00) Manaus USA – Portogallo
26/06 13:00 (18.00) Recife USA – Germania
26/06 13:00 (18.00) Brasilia Portogallo – Ghana
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