Quando Iniesta al minuto 116 della finale degli scorsi mondiali ha trafitto Stekelenburg per l’Olanda si è materializzata l’ennesima beffa: una sconfitta sul filo di lana, quando il primo trionfo in una rassegna iridata pareva finalmente a portata di mano. Per gli oranje il ko del 2010 contro la Spagna non ha rappresentato la fine di un ciclo, quanto piuttosto la consapevolezza di essere sulla strada giusta. Certo la magra figura agli scorsi Europei, tre sconfitte su tre, avevano gettato qualche ombra sul futuro della Nazionale arancione, ma la federazione era corsa ai ripari chiamando al posto di Van Marwijk un uomo dal sicuro affidamento: con Louis Van Gaal l’Olanda è ripartita col piede a manetta sull’acceleratore, staccando il pass per il Brasile come prima tra le selezioni europee insieme all’Italia, e ora che si avvicinano le fasi finali la volontà è quella di stupire ancora una volta.
“Non vado in Brasile con la Nazionale olandese per partecipare e basta: vado per vincere, ho quest’ambizione. Stiamo cercando un sistema che ci renda imbattibili” ha detto pochi giorni fa il ct olandese alla stampa, segno incontrovertibile che ad Amsterdam e dintorni credono in un nuovo exploit, nonostante qualche acciacco di troppo che ha un po’ minato l’umore dell’ambiente: prima il forfait di Van der Wiel, poi quello più recente di Van der Vaart per risentimento muscolare ad un polpaccio, se si aggiunge la non perfetta forma di fisica di Van Persie, si capisce come in questi giorni Van Gaal stia avendo qualche pensiero non preventivato di troppo. Poco male, difesa giovane ma dal sicuro avvenire, centrocampo solido con De Jong e Clasie, soluzioni offensive esperte e funamboliche coi soliti e affidabili Robben, Sneijder e il già citato Van Persie, senza dimenticare Lens.
La storia dell’Olanda ai Mondiali
Tra le grandi nazionali del panorama calcistico mondiale, quella olandese detiene il controverso titolo di squadra più incompiuta di tutte perché nonostante la tradizione, le tante partecipazioni ai Mondiali (ben 10) e le tre finali raggiunte, non ha mai potuto fregiarsi del riconoscimento di campione del mondo. Dopo anni di oblio, il boom degli anni ’70 col calcio totale di Cruijff e compagnia cantante: medaglia d’argento contro la Germania Ovest, stesso risultato quattro anni dopo contro l’Argentina. Due edizioni guardate da casa, quindi la lenta ripresa culminata con le semifinali perse col Brasile nel ’98, dopo delle quali una clamorosa mancata partecipazione ai mondiali in Estremo Oriente; nel 2006 fine della corsa agli ottavi, poi l’ottimo cammino in Sudafrica con la sconfitta in finale contro la Spagna. Una mina vagante capace di tutto, tranne che di vincere l’ultimo atto.
Le qualificazioni a Brasile 2014
Poche storie, nei Paesi Bassi non hanno mai preso sotto gamba le qualificazioni a una grande competizione estiva, almeno non nell’ultimo decennio: nel biennio scorso, dopo il flop a Euro 2012, gli oranje non hanno perso un colpo vincendo a man bassa il Gruppo D che pure poteva avere delle insidie nascoste. Grazie agli 11 gol di Van Persie, ma utili anche i 5 a testa di Lens e Van der Vaart, la squadra di Van Gaal si è sbarazzata senza troppi complimenti di Turchia e Romania, trappole che avrebbero potuto far male, facendo poi il proprio dovere contro Andorra, Ungheria e Estonia, l’unica squadra che è riuscita a strappargli dei punti grazie al 2-2 di Tallin a giochi fatti. Il 10 settembre 2013 la selezione olandese era già certa di partecipare al campionato del mondo in programma nove mesi dopo in Brasile: impossibile pensare il contrario con un ruolino del genere, 28 punti in 10 partite con 34 gol fatti e 5 subiti. Una formalità.
L’allenatore: Louis Van Gaal
In molti pensano che il recente incarico quale nuovo allenatore del Manchester United toglierà a Louis Van Gaal energie preziose in vista del Mondiale: tra un allenamento in ritiro e un consiglio ai suoi giocatori, l’espertissimo commissario tecnico olandese dovrà pur pensare al mercato dei Red Devils. Conoscendo però la maniacale attitudine del 63enne nativo di Amsterdam, i tifosi oranje potranno dormire sonni tranquilli perché il loro condottiero non vorrà lasciare nulla al caso; d’altra parte ha un curriculum che parla per lui: ha vinto tutto in Spagna, Germania e Olanda con quattro squadre diverse, trionfando anche in Europa (unico neo recente la sconfitta nella finale di Champions col suo Bayern Monaco contro l’Inter) con Barcellona e Ajax. Allenatore esigente che pone avanti a tutto la tattica e la psicologia, ultimamente si è convinto nello sposare il 4-2-3-1 come modulo preferito con più di una variazione sul tema.
La rosa dei 23
Portieri: Jasper Cillessen (Ajax), Tim Krul (Newcastle), Michel Vorm (Swansea).
Difensori: Daley Blind (Ajax), Daryl Janmaat (Feyenoord), Terence Kongolo (Feyenoord), Bruno Martins Indi (Feyenoord), Joel Veltman (Ajax), Paul Verhaegh (Augsburg), Ron Vlaar (Aston Villa), Stefan de Vrij (Feyenoord).
Centrocampisti: Jordy Clasie (Feyenoord), Leroy Fer (Norwich), Jonathan De Guzman (Swansea), Nigel de Jong (AC Milan), Wesley Sneijder (Galatasaray), Georginio Wijnaldum (PSV Eindhoven).
Attaccanti: Memphis Depay (PSV), Klaas-Jan Huntelaar (Schalke 04), Dirk Kuijt (Fenerbahce), Jeremain Lens (Dynamo Kiev), Robin van Persie (Manchester United), Arjen Robben (Bayern Monaco).
Il Gruppo B e il calendario dell’Olanda
La recente vittoria in amichevole contro il Ghana, gol di Van Persie dopo 5 minuti e tutti a casa, ha fornito indicazioni interessanti a Van Gaal che sta preparando senza lasciare nulla al caso: la selezione olandese è inserita infatti nel Gruppo B, forse il più difficile tra gli otto sorteggiati nel dicembre scorso, insieme a Spagna, Cile e Australia. Esordio di fuoco a Salvador venerdì 13 contro la Spagna, quindi gli oceanici, infine nella partita presumibilmente decisiva per passare il turno sfida al Cile di Vidal e Sanchez; la figuraccia è dietro l’angolo, così come la conferma che quella olandese è una nazionale temibile e credibile al contempo. Ma occhio, un secondo posto potrebbe significare Brasile agli ottavi: il calendario non aiuta gli oranje che nonostante tutto sperano di fare il colpo grosso contro più di un pronostico.
13 giugno 2014, ore 16:00 (ore 21:00) – Salvador, Itaipava Arena Fonte Nova
Spagna – Olanda
18 giugno 2014, ore 13:00 (ore 18:00) – Porto Alegre, Estadio Beira-Rio
Australia – Olanda
23 giugno 2014, ore 13:00 (ore 18:00) – San Paolo, Stadio Corinthians
Olanda – Cile
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