I Mondiali possono anche essere fatali: secondo quanto riferiscono fonti giornalistiche brasiliane, un ragazzo di 25 anni ha perso la vita per la smisurata passione per il calcio e le partite dei Mondiali di Brasile 2014. Mogli e fidanzate ce lo ripetono da tempo: guardare troppe partite di calcio fa male, ma questa volta un’affermazione utilizzata prettamente con ironia, si è fatalmente tramutata in realtà. La notizia è di qualche giorno fa, ma solo in queste ore è stata riportata dai media, per la precisione dalla versione brasiliana del network Espn.
In base alle prime ricostruzioni fatte dalla polizia cinese, un ragazzo di 25 anni sarebbe morto per essere stato troppo incollato alla TV. Per non perdersi nemmeno una partita del Mondiale, il giovane non ha riposato abbastanza portando il proprio fisico allo stremo delle forze. Il suo cadavere è stato trovato nel proprio appartamento, sito a Suzhou, città della provincia del Jiangsu, lungo la riva del Fiume Azzurro, con la TV accesa mentre si giocava Spagna – Olanda (gara vinta dagli orange con un pirotecnico 1-5) alle 5 del mattino, ore locali.
Il fuso orario tra Brasile e Cina è di 11 ore e sarebbero state proprio le levatacce per guardare tutte le partite fin qui giocate a debilitare il fisico del ragazzo fino ad ucciderlo. A confermarlo, anche l’autopsia alla quale il corpo del povero 25enne è stato sottoposto. Non si tratta del primo episodio del genere, purtroppo: tra stress eccessivo ed emozioni troppo forti per i deboli di cuore, di calcio purtroppo si può anche morire. In Cina, nello specifico, episodi analoghi si sono registrati durante gli Europei del 2012 e i Mondiali del 2006 e del 2010.
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