Vincenzo Montella torna a Firenze da avversario: il tecnico della Sampdoria, dopo 6 mesi ‘sabbatici’ è stato chiamato dal presidente Ferrero per risollevare le sorti dei blucerchiati. Fin qui i risultati sono stati altalenanti, ma nelle ultime settimane, Cassano e soci sono parsi in netta crescita, tanto da guardare con molto ottimismo alla trasferta in casa dei viola, che invece sono reduci da un periodo non propriamente esaltante. Montella torna nella città che lo ha adottato per circa tre anni, anche se l’epilogo non è stato quello sperato.
Addirittura, proprio parlando al Corriere Fiorentino, il tecnico di Pomigliano d’Arco rivela che l’interruzione del rapporto sia avvenuta in maniera alquanto singolare:
“L’esonero l’ho saputo via mail, con una lettera firmata dal dg Rogg, che poi mi ha chiamato. I motivi invece non li so, o forse sì. Alla società avevo palesato la volontà di non continuare a quelle condizioni mentre loro – racconta – , forse per togliere competitor agli avversari, hanno fatto accasare tutti gli allenatori e poi mi hanno mandato via. Sulla clausola con i dirigenti avevamo un gentlemen agreement che per me vale più di tante firme, c’era un patto per non farla rispettare qualora avessi voluto cambiare squadra, ma quell’accordo non è mai stato rispettato. Eppure un dirigente già prima dell’estate mi aveva confermato che se avessi voluto mi sarei potuto ritenere libero”.
Insomma, Montella parla di una sorta di sgarbo da parte della Fiorentina per non farlo accomodare sulla panchina di una ‘concorrente’, nonostante Paulo Sousa fosse già stato scelto da diversi mesi per sostituirlo:
“Lo sapevo da mesi… Con Della Valle ci siamo rivisti a settembre per la partita dell’Italia al Franchi, ho provato a chiamarlo tante volte ma sono sempre stato rimbalzato. Alla fine ho smesso, ma la voglia di chiarire resta ancora”.
Domenica, intanto, ci sarà il ritorno di Montella al Franchi da avversario e, a meno di sorprese, dovrebbero esserci prevalentemente applausi da parte del pubblico di casa, con il quale il rapporto è sempre stato ottimo. Lo stesso non si può dire con la dirigenza, ma a quanto pare non sembra esserci modo di ricucire.
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