Alvaro Morata saluta a distanza la Juventus. Il centravanti spagnolo ha rilasciato un’intervista al quotidiano spagnolo ‘AS’ nel corso della quale si dice pronto a vestire la maglia del Real Madrid a protagonista o, in alternativa, a provare un’avventura in Premier League. Il gol che ha consegnato la vittoria della Coppa Italia alla Vecchia Signora contro il Milan, dunque, dovrebbe essere stato l’ultimo di Morata in maglia bianconera:
“Tornare al Real Madrid? È quello che mi piacerebbe. Questo è il mio desiderio – dice il centravanti ad ‘AS’ – , trionfare nel Real Madrid. Ma nel Real ci sono grandissimi giocatori e io voglio giocare e sentirmi importante. L’anno prossimo giocherò nella squadra che mi darà più possibilità di farlo”.
Dalle parole di Morata traspare una sorta di fastidio per essere stato spesso relegato in panchina da Massimiliano Allegri nella stagione appena conclusa. Nonostante tutto, i due anni in bianconero, ammette, lo hanno fatto crescere come calciatore e uomo:
“Quella alla Juventus è stata un’esperienza redditizia, ho segnato gol e sono cresciuto come calciatore e come persona. Credo che ora sono un giocatore diverso da quello che lasciò il Real Madrid. Ma soprattutto ho dimostrato che posso giocare in una squadra grande. Spero che si risolva tutto prima del 13 perché è scomodo essere qui in Nazionale e dover aiutare il tuo paese con il telefono in mano. Vediamo cosa succede e dove giocherò alla fine”.
Il primo obiettivo di Morata, dunque, è quello di tornare al Real Madrid ma da protagonista. Se ciò non fosse possibile, l’esperienza in Inghilterra (si parla soprattutto dell’Arsenal) non dispiacerebbe all’attaccante spagnolo:
“La Premier? Ho alcune offerte in Inghilterra – rivela – , alcune mi tentano e non solo per il contratto. Credo che per le mie caratteristiche la Premier sarebbe un grande traguardo. Con questo non sto dicendo di voler lasciare la Juventus, che è una squadra di cui posso solo parlar bene. Dico che andare in Premier non sarebbe un passo indietro, al contrario. Con quello che ho imparato in Italia, avere l’occasione di imparare qualcos’altro in Inghilterra credo che mi renderebbe un giocatore più completo. Ho 23 anni e quello che desidero è progredire, giocare, imparare dai migliori e continuare a fare una buona carriera”.
L’intervista vira poi sugli Europei di Francia: il 13 giugno, a meno di un clamoroso taglio dai 23 convocati Morata inizierà l’avventura continentale con la maglia delle Furie Rosse e si augura sarà un’esperienza esaltante.
“Fare un buon torneo in Francia può cambiare tutto lo scenario. Puoi non aver fatto la miglior stagione della tua vita, ma se segni in finale dell’Europeo tutto il mondo ti guarda e tutti rivalutano la situazione. Però non penso a questo, penso ad aiutare la Spagna. Sono un attaccante centrale e tra le mie responsabilità c’è il gol. Lo cerco perché vinca la mia squadra, perché vinca la Nazionale. Tutto il resto non dipende da me. La mia miglior occasione? Può darsi di sì. Forse l’Europeo, ma non si tratta di un obiettivo personale bensì un obiettivo di squadra. Io sono solo uno – conclude – , sempre che Del Bosque mi inserisca tra i 23”.
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