Massimo Moratti e l’ormai indimenticabile episodio Ronaldo-Iuliano, la storia continua. A distanza di 20 anni, si continua a parlare dell’episodio che secondo i tifosi nerazzurri decise lo scudetto 1997-98. Intercettato oggi dai microfoni di Premium Sport, l’ex presidente dell’Inter è stato punzecchiato su alcuni temi caldi del campionato italiano. Inevitabile partire dal VAR e dalle tante discussioni che ha suscitato nelle prime due giornate di campionato.

“Non ho ancora un giudizio in merito. Prima vorrei capire quando e come viene usata, anche se un po’ di emotività alla partita è stata tolta. La Var per il contatto Ronaldo-Iuliano del ’98? Forse sarebbe servita…”, evidenzia tornando sull’episodio tanto discusso oggi come allora.

Moratti ha parlato a margine della consegna del premio “Nereo Rocco” a Coverciano e ha fatto il punto anche sulla nuova Serie A e sulla griglia per lo scudetto: la Juve rimane favorita, mentre è troppo presto per capire dove potrà arrivare l’Inter di Spalletti.

“Inter? Credo sia presto per parlare di scudetto, anche se i connotati ci sono: c’è l’allenatore, la società e i calciatori. Nel calcio conta anche la fortuna, ma si può sperare. Spalletti? Non sono sorpreso. Milano è una piazza difficile, ma lui ha tutto per far bene. Juventus? Era partita male anche l’anno scorso, ma ha carattere, un ottimo allenatore e un ottimo attacco. Hanno perso Bonucci, questo è vero, ma qualche rinnovamento ci voleva. Ritengo sia ancora una squadra forte”.

Infine, la questione relativa al Fair Play Finanziario: le spese folli del Paris Saint Germain hanno sollevato numerose polemiche, tanto che qualcuno, come Arsene Wenger (Arsenal), sostiene che sia il momento di abolirlo.

“FPF? L’avevo sostenuto ai tempi di Platini. Non è facile starci dentro e c’è sempre qualche via d’uscita per andar contro alcune regole: forse ne servirebbero di più forti. Per quanto riguarda il mercato (dell’Inter, ndr), ritengo sia stato di buon senso, la squadra ora è a posto. Resta da capire se ci sono uomini a sufficienza in difesa, ma questo spetta a Spalletti. Magari in Cina c’è una politica che non permette di fare un certo tipo di spese, senza dimenticare il FFP, ma la squadra sta andando bene”, conclude.

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ultimo aggiornamento: 05-09-2017