Dino Baggio ha fatto marcia indietro riguardo una dichiarazione che aveva fatto sulla morte di Vialli, affermando di aver voluto dire “antidoping” invece di “doping”
Dino Baggio, ex calciatore, ha fatto marcia indietro riguardo una dichiarazione che aveva fatto sulla morte di Vialli, un suo amico e collega, affermando di aver voluto dire “antidoping” invece di “doping”. Baggio sottolinea di essere molto addolorato per la morte di Vialli e di altri calciatori che hanno giocato negli anni ’90 e di essere preoccupato per la quantità di morti premature tra loro. L’ex giocatore crede che sia necessaria un’indagine sugli integratori e farmaci che i giocatori prendevano in quel periodo, per capire se possono aver causato problemi di salute a lungo termine.
In un’intervista alla Gazzetta dello Sport, Baggio ha spiegato che le sue parole erano un errore dovuto alla consuetudine di utilizzare il termine “doping” per indicare i controlli antidoping. Egli sottolinea che i controlli erano frequenti e che non era possibile prendere sostanze dopanti, ma che molti giocatori assumevano integratori e farmaci per recuperare da infortuni o per aumentare le energie. Vorrebbe sapere se questi farmaci, assunti per lungo tempo, possono avere causato danni al suo corpo e se gli integratori possono causare problemi a lungo termine.
Baggio afferma che vorrebbe che la scienza desse risposte sui farmaci che venivano somministrati ai giocatori e che vorrebbe che tutto il mondo del calcio partecipasse a un’indagine seria e trasparente per trovare la verità sull’argomento. Baggio sottolinea che questa indagine non deve necessariamente essere negativa e che sarebbe un’operazione di trasparenza per il bene della salute dei giocatori.
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