Una partita stregata per il Real Madrid sancisce, forse, l’addio di Mourinho dal club iberico. Ma tutto può ancora succedere e il calciomercato ci ha abituato a repentini stravolgimenti, anche se il portoghese al 90% non allenerà più le merengues. La stagione del Real è stata negativa ed è sicuramente il dato incontrovertibile che potrebbe accelerare un divorzio già annunciato dai giornali di tutto il mondo. La finale di Coppa del Re persa in modo rocambolesco contro l’Atletico Madrid sembra la classica ciliegina sulla torta. Una torta indigesta e andata a male.
Mourinho ha perso la calma e si è fatto espellere per proteste ad un quarto d’ora dal termine del match. Un segno premonitore verso la sconfitta. Cristiano Ronaldo ha emulato il suo connazionale costringendo il direttore di gara ad un’altra espulsione per un fallo di reazione. Tre legni colpiti dal Real, predominio territoriale e occasioni sprecate sono stati gli ingredienti della beffa servita alle merengues. Ma l’Atletico non ha rubato nulla e si porta a casa la coppa vincendo un derby dopo ben 14 anni. Ufficialmente non è una stagione da “zero titoli” per Mourinho (il Real ha vinto la Supercoppa lo scorso agosto contro il Barcellona), ma poco ci manca. E Mourinho lo ammette candidamente:
“Questa è la peggior annata nella mia carriera da allenatore, che si chiude senza titoli: una cosa di cui io e questo club si nutre. Va in archivio una stagione con una finale di Coppa del Re persa, una semifinale di Champions persa, un secondo posto e una Supercoppa. Per me rappresenta il peggio di sempre. Quando sul risultato di 1-1 colpisce per tre volte il palo non è normale. Avremmo meritato di vincere nei 90’ regolamentari ma non ci siamo riusciti. E anche nei supplementari abbiamo creato due clamorose palle gol sventate dal loro portiere. La sconfitta non è stata certamente meritata però nel calcio ci si dimentica presto dei pali, degli arbitri e delle risse e ci si ricorda solo del vincitore, che è l’Atletico”.
Mourinho poi torna su questa stagione accettando la definizione di annata fallimentare e annunciando ai giornalisti che una decisione definitivo sul proprio futuro non è stata ancora presa:
“Ho fallito in questa stagione perché dopo aver vinto nei due anni precedenti il Campionato e la Coppa del Re ed aver ottenuto una semifinale di Champions era normale da parte di tutti attendersi un salto in avanti. E’ arrivata questa annata balorda che per me è fallimentare. Quando le cose vanno bene è merito di tutti, quando le cose vanno la colpa è dell’allenatore. Ripeto io non sono mai stato un anno senza vincere un titolo importante e quest’anno non ci sono riuscito perché la Supercoppa è poca cosa per me. Ho ancora un contratto per altre 3 stagioni e non ho ancora avuto modo di sedermi con il presidente Perez e parlare. E’ normale che in questo periodo si parli dell’arrivo di Ancelotti e di una mia partenza verso il Chelsea però la verità è che ci sono ancora due partite di Liga da giocare contro Real Sociedad e Osasuna e le voglio affrontare da professionista. A bocce ferme ci sarà modo per parlare e scoprire il mio futuro”.
Coppa del Re 2013: Real Madrid – Atletico Madrid 1-2 | La fotogallery
Finale Coppa del Re 2013 Real-Atletico Madrid 1-2
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