Da anti-Juventus e contendente allo scudetto fino ad arrivare a mettere in discussione addirittura il secondo posto. Si potrebbe riassumere con questa breve frase, la parabola discendente di cui si è reso protagonista il Napoli nelle ultime settimane.

Il rullino di marcia della squadra partenopea, infatti, è stato tutto tranne che da scudetto: la squadra allenata da Walter Mazzarri non vince in Serie A dal lontano 2 febbraio contro il Catania, non ha saputo sfruttare i passi falsi della Juventus, pareggiando contro la capolista anche nello scontro diretto che ha praticamente deciso lo scudetto.

A tutto ciò si aggiunge la crisi dell’uomo-simbolo di questo Napoli, Edinson Cavani: il campione uruguaiano non segna dal lontano 27 gennaio, precisamente dalla partita con il Parma. Considerato tutto ciò, il presidente azzurro, Aurelio De Laurentiis, ha ritenuto doveroso intervenire per motivare la squadra per queste ultime dieci partite, nelle quali il Napoli si giocherà l’accesso alla prossima Champions League.

Il presidente ha la certezza che i suoi calciatori daranno il massimo per centrare l’obiettivo. Dopo aver fatto visita a Castel Volturno e dopo aver incontrato l’allenatore Mazzarri, il direttore sportivo Bigon e i giocatori, De Laurentiis ha successivamente pubblicato questo messaggio tramite Twitter:

Ho voluto dare la carica a tutti per questa parte finale di campionato da considerare come un torneo a parte, sono certo che tutti daranno il massimo.

La partecipazione alla prossima Champions League, che fino a qualche tempo era praticamente certa, ora non lo è più: il Milan si è avvicinato a due punti di distanza e anche la Fiorentina, quarta in classifica, è lontana solo 5 punti, senza dimenticare l’Inter e la Lazio, che hanno 6 punti in meno. Distanze tutt’altro che proibitive per le rivali.

Anche il terzo posto non garantirebbe il posto sicuro alla massima manifestazione continentale visto lo scoglio dei preliminari da superare. Da qui, nasce la preoccupazione del presidente: la Champions League è fondamentale anche per una questione di bilancio e la mancata partecipazione significherebbe rinunciare ad un’entrata pari a circa 40 milioni di euro.

Chissà se De Laurentiis, per motivare, o anche spaventare, i suoi calciatori, abbia snocciolato loro queste cifre.

La reazione si vedrà in campo.

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