Dries Mertens e José Maria Callejon sono rimasti a Napoli per vincere. Entrambi i giocatori, così come tutti gli altri compagni di squadra, hanno deciso di non prendere in considerazione alcuna offerta la scorsa estate, convinti di poter arrivare a vincere il tanto desiderato Scudetto.
Adesso il Napoli sta vivendo un momento difficile, ma Callejon non vuole sentire parlare di crisi: “Siete esagerati. E’ una flessione momentanea e umana, con tante partite in rapidissima successione. Ci può stare che accada e non bisogna farne un dramma. Anzi: bisognerebbe pensare che, nonostante tutto, restiamo un punto dietro l’attuale capolista. E’ vero che siamo meno travolgenti rispetto a settembre oppure ottobre. Ma penso che sia normale: toccherà anche agli altri“.
Callejon sogna un 2018 in grande stile ed ha come primo obiettivo riscattare l’eliminazione dalla Champions League: “Sogno una bella estate, prima lo scudetto e poi il Mondiale con la Spagna. Per lo scudetto è corsa a cinque, siamo tutte lì in 8 punti. Gli scontri diretti si sono quasi tutti giocati e hanno sottolineato uno straordinario equilibrio. La Juve? Ci hanno battuto 1-0 senza che lo meritassimo. E’ una sconfitta che fa male per come è maturata anche perché ci ha tolto la possibilità di staccarli, ma non ne abbiamo fatto un dramma. La Champions? Io a quelle partite non rinuncerei mai. E come me tutti noi del Napoli. Chi gioca a certi livelli vuole la Champions. Non si fanno distinzioni, nè calcoli con il campionato. Sbaglia chi pensa il contrario. Bisogna accettare, però, il risultato del campo. Gli altri sono stati più bravi. Ora c’è l’Europa League e non l’affronteremo con leggerezza“.
Anche per Mertens l’eliminazione dalla Champions rappresenta una ferita aperta: “Uscire dalla Champions è sempre brutto, vuoi sempre continuare fino alla fine. Lo stesso è capitato lo scorso anno col Real Madrid. Ma non ci si può pensare, perché si gioca ogni tre giorni. Anche in Europa League vogliamo andare avanti, è una bella strada. Ci sono tante partite e non si possono vincere tutte, ogni squadra ha un momento difficile nel campionato. Si vede poi alla fine. Secondo me senza Sarri non saremmo dove siamo ora. Ha molte responsabilità, fa le scelte sue. Dal momento che è arrivato al Napoli ha costruito una squadra fortissima con giocatori che erano normali. Questo è accaduto grazie al mister“.
Mertens, in ogni caso, a dispetto della scaramanzia partenopea (e non solo), punta fortemente allo Scudetto: “Puoi essere sempre primo e poi alla fine no, ma l’importante sarà esserlo sul finale di stagione, purtroppo è così. Noi ci crediamo allo scudetto. Dobbiamo dare tutto in campo. Ai tifosi prometto questo, che in campo faremo sempre di tutto. Sono rimasto perché ho creduto in questo gruppo, nella forza di Sarri e del progetto. Potevo guadagnare molti più soldi in Cina ma questa città è anche un po’ mia. Stiamo provando a vincere e speriamo di riuscirci. Cinque gare senza segnare? Non vivo per il gol a tutti i costi. Un assist, se vinciamo, vale quanto una marcatura. Preferisco i tre punti. Siamo vittime del nostro gioco, le squadre ormai ci conoscono e ci studiano“.
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