Il Napoli non è ancora pronto per lo scudetto. E neanche per riaccogliere Lavezzi o per prendere in prestito Balotelli. Aurelio De Laurentiis dice tutto e di più nell’intervista al Mattino, partendo però dal nodo allenatore. Insomma, Benitez resta o parte? “Spero che rimanga. Però, il nostro progetto andrà avanti anche senza di lui”. Come successo all’epoca di Mazzarri, del resto.

Il tricolore non è per il Napoli. Non ancora, almeno:

“In ritiro ho sbagliato a parlare. L’obiettivo del Napoli è essere competitivo sempre. Prima o poi lo scudetto arriverà, ma non perché arriveranno uno o due giocatori. Si vince quando c’è un fronte unico composto da squadra, società e tifoseria. Lo scudetto ci sarà quando l’ambiente sarà maturo”.

Una strigliata dunque all’ambiente, ancora ubriaco di gioia per aver strappato la Supercoppa italiana alla Juventus. Il produttore cinematografico affronta anche il tema dello stadio:

“Vogliamo capire qual è lo stato attuale del San Paolo perché non vorremmo si presentassero ulteriori problemi, dopo quello del settore inferiore di Curva A, inagibile da tre mesi. Entro fine mese riceveremo una stima della saluta del San Paolo ed entro febbraio una valutazione dei costi degli interventi da effettuare; successivamente, lavoreremo al progetto di ristrutturazione, cercando anche di capire cosa si potrà costruire a supporto per dare il via a quelle attività commerciali extracalcistiche che dovrebbero creare un equilibrio economico – finanziario per la salute del club”.

Il 2014 del Napoli, con la Coppa Italia e la Supercoppa italiana:

“E’ stato un anno positivo. Abbiamo mantenuto i conti in ordine ed è proseguito il percorso di crescita della squadra. Siamo gli unici ad aver sollevato due trofei in Italia, ed eravamo reduci da una straordinaria Champions. Abbiamo chiuso il campionato al terzo posto e ora siamo nelle prime posizioni. I conti andranno fatti alla fine”.

Ovvero, i conti andranno fatti a metà 2015:

“Vogliamo restare competitivi in campionato, Europa League e Coppa Italia. Vogliamo vincere tutte le partite, senza avere paura di nessuno. Noi siamo scontentissimi quando non vinciamo su campi non proibitivi. Di Benitez sapremo tutto tra qualche mese. Non cambierà però la mentalità internazionale che ho voluto dare alla squadra affidandola al tecnico spagnolo”.

Lavezzi:

“A che servirebbe? Siamo copertissimi in attacco, tra due mesi rientra anche Insigne. Si dimentica che il Pocho ha uno stipendio di 4,5 milioni netti all’anno e che è stato lui a voler lasciare il Napoli. Lo decise nel 2011 e noi gli chiedemmo di restare ancora un anno, nel 2012 è passato al Psg. A volte i procuratori si divertono a tirare fuori il nostro nome, ma non centriamo né con Lavezzi, né con Balotelli”.

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ultimo aggiornamento: 02-01-2015


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