Edinson Cavani poche ore fa, a margine di un impegno legato agli sponsor del Napoli, è tornato a parlare del suo futuro, confermando di fatto come la situazione sia al momento molto ricca di incognite e molto povera di certezze. Il bomber uruguayano infatti ha ribadito la sua gratitudine nei confronti della città e dei tifosi napoletani ma non è stato in grado di escludere la sua partenza a fine stagione:
Napoli è una città che mi ha dato tanto, però sappiamo il calcio come è fatto e ci sono tante componenti di cui tener conto. Io fino al giorno in cui sarò a Napoli darò il massimo, questo posso prometterlo
Il Matador ha anche fatto intendere di puntare ancora allo scudetto, che però ormai sembra sempre più nelle mani della Juventus, impegnata stasera contro la Lazio. Cavani, infatti, quando gli è stato chiesto del secondo posto in classifica che garantisce la qualificazione diretta alla Champions, ha detto:
Dipenderà da noi blindare l’attuale posizione, ma nel calcio può succedere di tutto e dunque guardiamo anche a chi ci sta davanti.
Per tornare alla questione più calda, e cioè al possibile addio di Cavani da Napoli a giugno, qualche segnale positivo potrebbe essere contenuto in un’altra dichiarazione. La seguente:
Napoli è una città bellissima, molto particolare. Giocare qui la Champions lo scorso anno è stato bellissimo, adesso siamo anche più maturi per affrontare questa competizione.
I tifosi partenopei così potrebbero ritrovare nella prossima stagione un Napoli la cui guida tecnica sia ancora affidata a Walter Mazzari, visto che è sempre più probabile che l’allenatore rinnovi il suo contratto, e l’attacco capeggiato dal centravanti 26enne, vero trascinatore della squadra. I timori di De Laurentiis, espressi anche via Twitter, potrebbero così essere allontanati.
Cavani, infine, ha commentato il pareggio di ieri sera contro il Milan, che ha appunto consolidato il secondo posto, bloccando di fatto la rincorsa dei rossoneri:
Quella di ieri è stata una partita difficile, combattuta. La posta in palio era alta, c’è un po’ di rammarico perché c’era la possibilità di staccare definitivamente il Milan. Abbiamo dato il massimo contro un’ottima avversaria, che anche se in dieci era difficile da battere.
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