L’unico napoletano in campo fischiato da uno stadio pieno zeppo di napoletani. Questo è il sunto di quanto accaduto ieri al momento della sostituzione di Lorenzo Insigne al San Paolo nel corso del quarto di finale di Coppa Italia (la scena potete gustarvela al minuto 6.55 del video in apertura di post). L’attaccante azzurro uscendo dal terreno di gioco – rilevato da Mertens, è stato fischiato in particolare dalla tribuna dello stadio di Napoli; il talento di Frattamaggiore non ha gradito e in maniera piuttosto plateale ha rivolto segni di provocazione a quel settore del San Paolo.
Nel post gara Benitez ha cercato di ridimensionare l’accaduto invitando i tifosi ad aiutare Lorenzinho che comunque “ha sbagliato”. Il giorno dopo, Antonio Ottaiano procuratore di Insigne, ha commentato a Radio Sportiva il fatto escludendo che quanto avvenuto possa spingere il calciatore a chiedere la cessione:
Il pubblico può applaudire o fischiare; il ragazzo non si aspettava i fischi perché ci mette passione e dedizione e ci è rimasto male, ma credo che in un percorso di crescita ci sia anche questo. Non credo che venga meno il rapporto con la città. L’interesse di molte squadre per Lorenzo c´è ed è risaputo, ma per ora non abbiamo mai pensato a una separazione. Se poi il rapporto con il pubblico dovesse incrinarsi irrimediabilmente, allora potremmo cominciare a valutare l’interesse di altre società. Lorenzo riconosce di non aver giocato al meglio, ma ci ha messo impegno ed essere contestato quando hai provato a dare il massimo un po’ ti colpisce, ma è giovane e probabilmente fra qualche anno queste situazioni le leggerà con un’esperienza diversa e con una maturità diversa.
Spingendosi forse un po’ oltre, il procuratore ha ricordato che “anche Maradona una volta fu fischiato” dai tifosi azzurri.
In effetti che Insigne vada via dal Napoli in questa stagione appare praticamente impossibile – peraltro ha rinnovato l’estate scorsa. Certo è che l’annata che avrebbe dovuto significare l’affermazione a grandi livelli per il 22enne si sta trasformando in qualcosa di simile ad una maledizione. L’attaccante in campionato si è sbloccato soltanto due settimane fa nella gara contro il Verona, mentre in Champions aveva convinto un po’ di più, andando in rete anche nella bella vittoria contro il Borussia Dortmund.
La giovanissima età è un fattore che gioca tutto a favore del calciatore, che però è consapevole che a questi livelli (e in una piazza come quella napoletana) non può contare su tempi particolarmente larghi.
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