Un periodo particolare culminata con la sconfitta del San Paolo. Ma l’epilogo di questa settimana è forse l’aspetto meno importante per Mario Balotelli che due giorni fa ha riconosciuto via Twitter di essere il padre di Pia, la bimba nata il 5 dicembre 2012 dalla relazione con Raffaella Fico, showgirl napoletana. Un annuncio arrivato dopo mesi di vicissitudini e stilettate tra l’attaccante del Milan e la sua ex compagna. Ebbene, subito dopo la sostituzione in cui Pazzini è entrato in campo al suo posto, Balotelli in panchina è scoppiato in un pianto a dirotto.
Napoli-Milan 3-1 | Foto
Gara scialba la sua, priva di sussulti e di cattiveria agonistica. Al termine della gara, intervistato da Sky Sport, il suo allenatore Clarence Seedorf ha così spiegato la reazione del suo calciatore: “Le lacrime di Balotelli? Ci sono dei momenti in cui si esprimono emozioni, non e’ la prima volta che vedo giocatori piangere. E’ stato un suo momento particolare, è successo anche a me tante volte“. La vita privata, più che il campo, può aver influito sulla sua reazione. Comprensibile. A pochi giorni dal tweet attraverso cui ha fatto sapere a tutti di aver riconosciuto la piccola Pia, nata dalla sua relazione con Raffaella Fico, Mario Balotelli ha spiegato con una lettera inviata a Silvia Toffanin, conduttrice di Verissimo (Canale 5), le ragioni dei cinguettii postati nei giorni scorsi:
“Cara Silvia, come avevo annunciato, se un tribunale avesse stabilito che io fossi il padre di Pia, sono pronto a prendermi le mie responsabilità. Lo voglio fare in silenzio, lontano da tutto ciò che è mediatico quando si parla di un rapporto così importante come quello che lega un genitore alla propria figlia. Non parteciperò a nessuna trasmissione tv perché il mio lavoro si pratica su un campo in erba. Non voglio per favore speculazioni su questa vicenda. Ho scritto su twitter perché sono un ragazzo cresciuto con educazione, con dei valori e conosco la parola amore e affetto. Scrivere mi ha fatto emozionare, ma questa esplosione, questa gioia la voglio tenere per me. Spero che il mio silenzio possa aprire la strada per evitare altre polemiche in tv o sui giornali. Spero che il mio silenzio possa far capire che ora c’è una minorenne di mezzo che non conosce i meccanismi televisivi e dei media. Spero che queste mie poche parole possano servire per concludere definitivamente questa vicenda e non permetto a nessuno di travisare mie parole, giocare e mettermi in bocca frasi che non ho mai detto o scritto. Con affetto Mario che oggi aspetta sua figlia lontano dal clamore mediatico e magari un giorno a bordo campo a tifare Milan e a tifare suo papà”.
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