Fino a pochissimo tempo fa, Mario Balotelli era il perno centrale sul quale il commissario tecnico azzurro, Cesare Prandelli, intendeva costruire la Nazionale dei prossimi mondiali. Il ct, infatti, ha sempre considerato l’attaccante milanista tra i pochissimi intoccabili dell’attuale giro azzurro, manifestando quasi il desiderio di farlo diventare un simbolo di questa Nazionale. Questa sicurezza, però, sembra essere venuta a mancare e per Prandelli, l’unico intoccabile ad avere il biglietto sicuro per il Brasile, al momento, è soltanto il capitano e portiere della Juventus, Gianluigi Buffon.
Le dichiarazioni che Cesare Prandelli ha concesso in un’intervista a Rai Sport, però, non possono essere considerate come una bocciatura per la pessima prova offerta in campo ieri sera da Mario Balotelli. E’ praticamente sicuro, infatti, che il numero 45 rossonero, alla fine della fiera, farà parte della rosa definitiva dei 23 che partiranno alla volta del Brasile, ma è ovvio che la performance offerta ieri da Balotelli in Champions League abbia fatto scattare più di un allarme.
L’obiettivo di Prandelli, chiaro a tutti, è quello di spronare l’attaccante che arriverà all’importante appuntamento dei Mondiali, sgonfiato da una stagione fallimentare vissuta con il suo club d’appartenenza. La sua prestazione vuota, inconsistente, offerta nel corso del match di ritorno tra Milan e Atletico Madrid, avrà fatto preoccupare il ct al punto da correre ai ripari con una dichiarazione che si può definire “tattica”.
Riguardo l’intervista, ecco le più importanti dichiarazioni rilasciate oggi da Prandelli:
Io, dei 23 per il Mondiale, non ho ancora deciso nulla, l’unico titolare è Buffon. Tutti gli altri sono sotto osservazione, Balotelli compreso. Non c’è preoccupazione, ma c’è l’esigenza di stimolare ancora di più questi giocatori.
Ecco, quindi, che si ritorna a parlare di Antonio Cassano. Il numero 99 del Parma, nonostante abbia praticamente sprecato una carriera tradendo sistematicamente quasi tutti i club nei quali ha militato, sta vivendo un’ottima stagione, prolifica dal punto di vista fisico e tranquilla dal punto di vista comportamentale (tranne che per un episodio avvenuto durante il periodo del calciomercato invernale).
Prandelli si è finalmente sbottonato anche su questo argomento, dichiarando che le porte della Nazionale non sono mai state chiuse a priori per il barese, pur confermando i dubbi che nutre sul giocatore:
Sappiamo che Antonio è un grande talento che fa giocare bene le squadre, ma sappiamo anche che è un giocatore che devi mettere in un contesto organizzato, non devi dare solo a lui la responsabilità. Le porte dell’Italia non sono mai state chiuse ma non sono neanche troppo aperte.
Insomma, non si può certo negare che Prandelli presti molta attenzione riguardo la stagione in corso al contrario di quanto fece Marcello Lippi quattro anni fa che costruì la sua rosa di giocatori per il Mondiale in Sudafrica senza tener affatto conto della stagione che si era appena conclusa.
Durante l’intervista, infine, Cesare Prandelli ha dichiarato che se non riuscirà a trovare l’accordo per il rinnovo con la Nazionale, starà fermo per un anno in quanto ha ribadito che, essendo completamente concentrato sui mondiali, non ha ipotizzato un eventuale futuro con un club.
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