Dopo la striminzita vittoria di venerdì sera contro la Bulgaria per 1-0, la Nazionale allenata da Cesare Prandelli affronterà martedì sera la Repubblica Ceca. Qualunque sarà il risultato, per il portiere e capitano della Nazionale, Gianluigi Buffon, sarà comunque una serata speciale: il portiere della Juventus, infatti, festeggerà il record delle 136 presenze in azzurro.
Con questo traguardo, Buffon raggiungerà l’ex capitano Fabio Cannavaro e, nel giro di poco tempo, lo supererà, diventando il calciatore italiano con più presenze in Nazionale in assoluto.
Buffon, intervistato da Sky Sport, ha parlato della sua lunga storia in azzurro, paragonando la sua carriera in Nazionale a quella che sta vivendo con la maglia della Juventus. Queste sono state le sue principali dichiarazioni:
Vale più la maglia azzurra o una di club? Dipende dalla lunghezza dei percorsi. Ho avuto la fortuna di vivere la società e lo spogliatoio Juve per 13 anni, con la nazionale 16 e se contiamo le giovanili 20. Due storie di grande amore, tante vittorie e qualche sconfitta, hanno scandito tempi e umori della mia vita.
Buffon non nega il passare inesorabile del tempo ma la maturità non gli ha tolto la voglia di togliersi ancora qualche soddisfazione:
Sto invecchiando, ma è una bella soddisfazione perché si vive anche per questi piccoli-grandi traguardi. Io alla nazionale non rinuncerei mai. E vorrei ancora vincere qualcosa. Il sogno? Poter vincere qualcosa visto che non ho ancora davanti 2-3 mondiali o europei.
Il portiere 35enne spiega cosa significa per lui la maglia azzurra:
Per me è stato un vero rapporto profondo perchè soprattutto quando ho cominciato ad essere una persona un po’ più matura, ogni volta che ho indossato questa maglia l’ho sempre fatto sicuramente per una questione sportiva, ma anche per cercare di portare più in alto possibile il nostro tricolore con un senso di responsabilità nei confronti della nostra Nazione e della nostra storia.
Buffon, infine, non ha intenzione di decidere il momento in cui dovrà dire addio alla Nazionale:
Lasciare dopo il Brasile? Io questo tipo di decisione non la prendo perché probabilmente non ne ho il coraggio, perché penso che se fossi o se sarò ancora competitivo sarebbe un rimpianto dover rinunciare alla Nazionale. Non ne vedo i motivi, se non quelli di una scelta tecnica che saranno accettati senza problemi da parte mia.
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