23.30: Neymar approfitta di un enorme regalo del fischietto giapponese Nishimura che concede un rigore davvero generosissimo, praticamente inesistente, per un contatto fra Lovren e Fred in area croata. L’attaccante va sul dischetto e non sbaglia. Doppietta all’esordio.
Neymar da Silva Santos Júnior era senz’altro il giocatore più atteso di Brasile 2014. E non è mancato all’appuntamento fin dalla prima partita, segnando il gol dell’1-1 in Brasile-Croazia.
Azione personale e tiro da fuori, diagonale rasoterra (non irresistibile ma angolatissima) che passa sotto le gambe dei difensori avversari e beffa il portiere croato
22 anni, classe 1992, in forze al Barcellona, ha collezionato, fino ad oggi, 50 presenze con la nazionale verdeoro e messo a segno questa sera la sua trentaduesima rete, con una media realizzativa spaventosa, anche considerata dell’età.
Neymar dovrebbe essere, per il Brasile di oggi, quello che fu Ronaldo per Luiz Felipe Scolari nel 2002. Già campione del mondo in quell’occasione, il ct ritornato sulla panchina verdeoro punta tutto sul giovane attaccante.
«In caso di gioco violento verso Neymar, i direttori di gare devono intervenire, è loro compito»
ha detto l’allenatore in conferenza stampa.
Anche se fino al momento del gol era stato proprio Neymar a rischiare grosso per una manata a Modric, che gli è costata solamente un cartellino giallo fra le proteste dei croati.
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