Negli ultimi tempi ne ha combinate M’Baye Niang, l’ex attaccante del Milan attualmente in prestito al Montpellier. Il calciatore francese di origini senegalesi nel 2012, quando aveva 17 anni, fu fermato dai vigili urbani di Milano dai quali fu beccato alla guida della sua auto senza patente. Dopo aver finto di aver dimenticato la patente in hotel, Niang fornì le generalità del suo compagno di squadra Traorè, ma fu scoperto e multato. Recentemente ha dato del “figlio di puttan@” a Massimiliano Allegri, su Twitter, salvo scusarsi subito dopo. Ancor più di recente il calciatore è stato protagonista di un pericoloso incidente stradale, alla guida di una Ferrari, finita poi distrutta.
Proprio per questo episodio, avvenuto lo scorso 2 febbraio, l’ex milanista è stato condannato a 18 mesi, con la condizionale; tutto sommato gli è andata bene considerato che rischiava due anni di carcere e l’affidamento ai lavori socialmente utili.
Per lui molto pesanti le imputazioni: fuga dopo l’impatto, lesioni colpose, eccesso di velocità, non rispetto del semaforo, sorpasso a destra e guida senza patente. Niang, che aveva inizialmente mentito asserendo di non essere lui alla guida (per questo sono stati inflitti tre mesi con la condizionale anche al compagno di squadra, Mohamed Ramadani, che lo aveva coperto), è stato condannato a pagare 13.000 euro di danni a undici persone che si erano costituite parte civile nel processo; inoltre gli è stata annullata la patente, che gli era stata già sospesa a maggio; peraltro per i prossimi tre anni il giovane non potrà sostenere l’esame di guida.
E pensare che l’impatto nella Ligue 1, dopo la stagione decisamente deludente al Milan, sembrava essere stato positivo riuscendo a realizzare 3 reti in 7 partite.
Le distrazioni, però, evidentemente sono troppe.
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