La delusione per l’esclusione dal Mondiale è palpabile e provoca quasi rabbia nell’entourage di Giuseppe Rossi. L’attaccante della Fiorentina non ha ancora rilasciato dichiarazioni e probabilmente deve ancora metabolizzare la cattiva notizia, l’ennesima della sua carriera in Nazionale. L’infortunio in cui è incappato all’inizio del 2014 ha frenato ancora una volta le ambizioni mondiali di Pepito. A nulla è servito il recupero i cui tempi, all’inizio della convalescenza, sembravano meno lunghi. Prandelli, evidentemente, non si è fidato della forma e dell’integrità fisica di Rossi. La prima reazione all’esclusione decisa dal commissario tecnico (che ha tagliato anche Mattia Destro per far posto in attacco ad Insigne, Balotelli, Cassano, Cerci e Immobile) ai microfoni dell’Ansa è di Andrea Pastorello, il procuratore del calciatore nato negli USA:
“Giuseppe è dispiaciuto e amareggiato, ora farà il tifo per i compagni. È un’esclusione che accettiamo con rammarico ma senza fare polemiche perché queste non servono a nulla. Sappiamo quanto scelte siano difficili e sofferte, ma il perché va chiesto solo a Prandelli, le responsabilità sono sue, non credo sia una gara a fare la differenza. Io posso dire che Giuseppe ha fatto 5 mesi di sacrifici incredibili, purtroppo non sono bastati, questa esclusione pesa per questo. Ma quando arrivano decisioni di questo tipo bisogna fare solo due cose: accettarle e farlo con serenità, non ci sono alternative. Personalmente non mi aspettavo nulla, sono nel calcio da tanto tempo e ne ho viste di tutti i colori. Cosa farà ora Pepito? Riposerà e staccherà un pò anche mentalmente prima di pensare a riorganizzarsi”.
Sabato sera, al termine dell’amichevole contro l’Irlanda, Rossi era ottimista e forse non immaginava un’altra esclusione dal giro azzurro che per lui sta diventando una sorta di maledizione:
“Fisicamente mi sento bene, non ho paura dei contrasti, la gamba l’ho messa sempre. Ho giocato 70 minuti, non credo di aver sfigurato ma ci sono ancora due settimane per migliorare le cose che oggi non abbiamo fatto bene. Al Mondiale in coppia con Cassano? L’importante per me sarebbe essere nella lista, poi sì, con lui mi trovo bene.”
La stessa sorte gli è toccata nel 2010 quando Marcello Lippi lo inserì nella lista dei pre convocati prima di escluderlo da quella definitiva del Mondiale sudafricano. Doloroso anche dal punto di vista fisico fu il capitolo legato alla mancata partecipazione degli Europei del 2012, che saltò per il grave infortunio al crociato – il secondo consecutivo – quando vestiva la maglia del Villarreal. Fino all’estromissione ordinata da Prandelli qualche ora fa. Una decisione che sta già facendo discutere l’Italia calcistica.
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