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“No” al Milan, la prima scelta non era Conceicao: la rivelazione a sorpresa su un ex Serie A
La prima scelta per il post Fonseca non era Conceicao. L’esperto di mercato svela il clamoroso rifiuto al Milan di un ex Serie A.
Nel cuore pulsante del calcio italiano, uno degli episodi più discussi di questa settimana ha riguardato il Milan e la sua panchina. Dopo un pareggio che ha saputo di amarezza contro la Roma, la società rossonera ha deciso di voltare pagina, determinando il destino di Paulo Fonseca, l’allenatore portoghese che ha guidato la squadra fino a questo momento.
La situazione è cambiata molto rapidamente e ha segnato un cambiamento fondamentale nella direzione tecnica del club, aprendo un nuovo capitolo che parla ancora portoghese. La scelta di Conceicao però non appare come la prima soluzione presa in esame ai vertici di Casa Milan. Spunta infatti una rivelazione sorprendente in merito al rifiuto di un grande ex Serie A all’ipotesi rossonera.
Conceicao al Milan ma la prima scelta era un’altra
Paulo Fonseca e il Milan hanno chiuso la loro collaborazione in maniera piuttosto inusuale: l’allenatore ha infatti auto annunciato la propria uscita di scena subito dopo l’incontro con la Roma. Questa svolta ha rapidamente fatto il giro del mondo del calcio, sorprendendo tifosi e addetti ai lavori per il modo diretto e inaspettato con cui è stata comunicata. Il Milan non ha perso tempo nel cercare un sostituto adeguato. Le ore successive all’annuncio dell’addio di Fonseca hanno visto una frenetica attività dietro le quinte, culminata nella scelta di Sergio Conceicao come nuovo tecnico. Anch’egli portoghese, Conceicao ha accettato l’incarico con un contratto semestrale, con l’ambizione chiara di risollevare le sorti del club in questa stagione. Il suo arrivo rappresenta un ponte verso la penisola iberica che il Milan decide di attraversare nuovamente, nella speranza di far tornare i tempi di gloria al Diavolo.
Il clamoroso rifiuto al Milan
Nel corso di questo turbolento cambiamento, una figura chiave è stata quella dell’esperto di mercato Alfredo Pedullà, il quale ha fornito preziose anticipazioni sulle mosse della società milanese. Secondo le sue informazioni, prima dell’arrivo di Conceicao, il Milan aveva considerato un altro profilo ben noto agli appassionati italiani: Maurizio Sarri. L’ex allenatore di Napoli, Juventus e Lazio è stato contattato e gli è stata proposta la guida tecnica della squadra, ma le richieste dell’allenatore italiano – un contratto di 18 mesi con opzione di rinnovo – non hanno trovato riscontro con le esigenze della società, che ha dunque preferito virare su un’altra opzione. In particolare ha affermato: “Venerdì scorso c’è stato un contatto diretto tra il Milan e chi cura gli interessi di Maurizio Sarri, il Milan aveva deciso di offrire la panchina a Sarri per gli stessi sei mesi di Conceicao più opzione a favore del club. Sarri, per una questione di principio e di rispetto verso il suo lavoro, aveva declinato, sapendo che in caso di un suo no il suo collega portoghese avrebbe accettato. Sarri aveva chiesto 18 mesi (scadenza 30 giugno 2026) più opzione di rinnovo per un’altra stagione in caso di qualificazione in Champions League. Ma il Milan non ha voluto impegnarsi e dopo il riuto di Sarri è andato su Conceicao con l’epilogo che conosciamo”.
Verso un futuro ancora in divenire
Il Milan, con queste mosse, dimostra di voler reagire prontamente alle difficoltà, cercando soluzioni immediate ma non perdendo di vista il medio-lungo termine. L’arrivo di Sergio Conceicao è un segnale di un club che cerca stabilità ma è anche pronto al cambiamento per rinvigorire le proprie ambizioni. La scelta di un contratto a breve termine potrebbe inoltre fungere da valutazione reciproca, prima di eventuali impegni più duraturi.
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