In attesa delle sentenze alla società dopo i fatti di Salernitana – Nocerina, il club campano pare ancora invischiato in un tunnel scurissimo da cui pare arduo capire come ne uscirà, con tutte le conseguenze in termini di tifosi sempre più inviperiti: il match in calendario domenica al San Francesco tra i molossi e il Lecce è stato infatti rinviato a data da destinarsi per motivi di ordine pubblico. Una decisione importante e ponderata quella presa dal prefetto di Salerno Gerarda Maria Pantalone, in accordo col Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, col Dipartimento per gli affari regionali, ambientali e sportivi della Presidenza del Consiglio dei Ministri e del Coni e dal sindaco di Nocera Inferiore, Manlio Torquato.
La Nocerina, che la settimana scorsa era ferma ai box per un normale turno di riposo, è ancora in silenzio stampa, ma oltre a non parlare coi giornalisti non potrà neanche parlare sul campo, una situazione che potrebbe far indispettire ancora di più gli ultras, anche alla luce del fatto che l’ufficialità della cosa è arrivata a quattro giorni dalla partita, una tempistica che non è andata giù, per altro, neanche al presidente del Lecce Savino Tesoro, che aveva già organizzato la trasferta:
“Abbiamo appreso della notizia del rinvio della gara di domenica prossima a Nocera ed è una disposizione che sebbene non comprendiamo siamo costretti ad accettare. Mi sembra strano il fatto di dover arrivare a mercoledì sera per decidere il rinvio, quando vi era tutto il tempo per poter adottare un provvedimento, in considerazione anche del fatto che la Nocerina domenica scorsa ha osservato un turno di riposo. Da un punto di vista sportivo, a mio parere, il rinvio ci penalizza. Altra cosa che non riesco a capire è il fatto che per la gara Paganese-Nocerina si è deciso di giocare la partita, sebbene non nella provincia di Salerno, mentre per la nostra si provveduto a rinviarla”.
Infatti, la seconda notizia di ieri è che la prossima partita dei molossi, l’altro derby campano sul campo della Paganese, sarà sì disputato ma lontano dalla Regione, come successo l’anno passato (a Pisa e a Chieti tra andata e ritorno): una misura cautelativa ma anche rigore e pugno duro nei confronti della frangia meno sana dei tifosi nocerini dopo i fatti di Mercato San Severino di due domeniche fa.
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