Il Tribunale Federale della FIGC ha retrocesso il Palermo in Serie C. Il collegio giudicante ha sposato in pieno la tesi formulata dalla Procura per l’accusa di illecito amministrativo; secondo i giudici il club ha “eluso i principi di sana gestione finanziaria” allo scopo di “rappresentare in maniera non fedele alla realtà lo stato di salute della società“. Questa attività svolta non ha permesso alla FIGC di “fotografare la reale situazione“, consentendo “l’iscrizione al campionato di calcio 2017/2018“.
La squadra di Delio Rossi solo due giorni fa ha visto sfumare la possibilità di una promozione diretta in Serie A e adesso, invece, si ritrova all’ultimo posto della classifica senza poter fare nulla per rimediare.
Il Tribunale ha contestualmente dichiarato inammissibile il deferimento nei confronti dell’ex presidente Zamparini, ma ha accolto la richiesta di inibizione di due anni per Giovanni Giammarva, all’epoca presidente del club, così come quella di 5 anni per l’ex presidente del collegio sindacale Anastasio Morosi.
La società adesso avrà 48 ore per presentare ricorso presso la Corte d’Appello, che dovrebbe poi pronunciarsi in una decina di giorni. È ovviamente scontato che in virtù di questa vicenda slitterà l’inizio dei play-off e dei play-out del campionato cadetto. Qualora venisse confermata questa sentenza, il Perugia verrebbe ammesso agli spareggi per la Serie A, il Venezia sarebbe salvo dalla retrocessione in C ed il Foggia avrebbe l’opportunità di disputare i play-out contro la Salernitana.
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