Avvio col freno a mano tirato e un mercato contraddistinto dai mal di pancia, scosse telluriche ancor prima di cominciare (l’addio anticipato di Nicola Amoruso quale direttore sportivo dopo neanche tre mesi dall’ingaggio) e Maurizio Zamparini che non ce la fa più: dopo qualche settimana di silenzio a scrutare l’orizzonte, il patron del Palermo irrompe con le sue solite dichiarazioni per niente sibilline. E non tanto perché la squadra fatica a trovare un’identità, ma in Serie B trovare la propria dimensione dopo quasi dieci anni di A non è cosa semplice, quanto piuttosto perché alcuni giocatori avevano manifestato la volontà di lasciare la squadra. Sorrentino, in misura minore, soprattutto Abel Hernandez per il quale il Genoa era pronto a fare follie: 7 milioni per la metà più il cartellino di Calaiò, al giocatore contratto pluriennale a 1,1 milioni a stagione per la prima stagione, a salire per le seguenti.
Picche. Zamparini non ne vuole sentire, anzi rilancia interpellato da Stadionews.it:
“Abel è un ragazzino e come tutti i ragazzini è manovrato dai procuratori che sono assetati di soldi. Quando vedrò il procuratore lo prenderò a calci… Lui, Betancourt (l’agente dell’attaccante sudamericano, ndr), vuole il trasferimento perché guadagnerebbe la percentuale. Abel non se ne andrà, resta a Palermo, non si muove perché deve darci una mano per tornare in serie A. Sorrentino? Resta sicuramente, anche perché non abbiamo ricevuto offerte per lui. Lui e Ujkani saranno i nostri portieri. Viviano all’Arsenal? Sì, in prestito con diritto di riscatto a favore del club londinese”.
E poi Gennaro Gattuso. Una scommessa, più per il Ringhio nazionale che per la sua prima vera avventura su una panchina ha scelto di lavorare in una piazza più che calda con un presidente rinomato per silurare i suoi allenatori alla prima difficoltà; Zamparini è cosciente che due sconfitte su due in casa (in Coppa Italia contro il Verona e in campionato contro l’Empoli) e un misero pareggio a Modena non sono un trend da squadra che vuole risalire immediatamente in Serie A. Eppure mostra insolita saggezza:
“Padova non è assolutamente decisiva per Gattuso, ma è una partita che non possiamo assolutamente sbagliare. La serie B è questa, serve tempo e amalgama, bisogna trovare l’assetto giusto. Dispiace per la contestazione ma ai tifosi dico che stiamo facendo di tutto per tornare in serie A”.
E la trasferta dell’Euganeo, contro una squadra ambiziosa e assetata di punti, non sarà per niente semplice. Intanto l’imprenditore friulano comincia a sentirsi addosso tutti gli anni che ha: “Io ho una certa età e sto cercando un acquirente per il Palermo. Non ho trovato nessuno, non ho mai avuto contatti con altri imprenditori“. Per sfortuna di Gattuso, forse.
Riproduzione riservata © 2024 - CALCIOBLOG