Dalla tarda serata di ieri sera una voce circola insistente: Massimiliano Allegri non sarà più l’allenatore della Juventus a partire dal 1° luglio. La notizia è stata lanciata via Twitter da La Stampa, ma ha trovato subito conferma nelle fonti citate da Sportmediaset e Repubblica. Le stesse testate giornalistiche hanno subito parlato contestualmente della successione di Allegri, sostenendo che Antonio Conte fosse il principale indiziato, ma prima della mezzanotte è arrivato lo sto della redazione di Sky Sport.
#Allegri lascerà la #Juventus dopo cinque stagioni e undici trofei Non c'è ufficialità, ma le riflessioni portano alla separazione @gODDEnino @LaStampa
— Antonio Barillà (@AntBarilla) 8 maggio 2019
Durante il post partita di Ajax-Tottenham, a Sky hanno verificato le voci circolanti da qualche minuto, non trovando però conferma. Non risulta una rottura tra Allegri e la Juventus, ma soprattutto non risulta che Conte sia l’erede designato, poiché avrebbe già un’intesa di massima con l’Inter. Insomma, la situazione sembra abbastanza intricata e, come spesso accade in queste situazioni, la verità potrebbe stare nel mezzo. La Juve può infatti cambiare allenatore senza affidarsi per forza ad Antonio Conte.
In attesa del vertice previsto in questi giorni alla Continassa, Agnelli e Allegri avrebbero già parlato di alcune cose in merito alla prossima stagione e pare che la proprietà della Juventus abbia innanzitutto espresso dubbi sullo staff atletico. Una questione di non poco conto perché il tecnico livornese dovrebbe dare il benservito ad alcuni suoi storici collaboratori per rimanere sulla panchina bianconera. Un divorzio ufficiale ancora non c’è, ma le parti sembra si stiano allontanando.
Panchina Juventus: troppo tardi per Conte?
Quanto a Conte, sembra che dopo aver atteso segnali da Torino (i contatti ci sono stati con Nedved e Paratici, oltre che con alcuni senatori dello spogliatoio), si sia deciso a rompere gli indugi accettando la proposta di Marotta all’Inter. Insomma, potrebbe essere troppo tardi per la Vecchia Signora e quindi Agnelli sarebbe costretto a passare al piano B. E qui la situazione è abbastanza fumosa, poiché Deschamps (il preferito del presidente) è stato blindato fino alla fine degli Europei dalla federazione francese. Il sogno è Guardiola, ma dall’Inghilterra non arrivano segnali di divorzio dal Manchester City. A questo punto, i campioni d’Italia potrebbero puntare su un outsider: Tuttosport fa il nome – poco credibile – di Sarri, mentre la Gazzetta dello Sport rilancia quello di Simone Inzaghi.
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