L’Inter cade a Parma al termine di una delle partite più brutte della gestione Mazzarri. L’assenza di idee e i problemi dei nerazzurri si sono evidenziati già nelle due partite precedenti contro Sassuolo e Sampdoria, ma in quei casi due rigori vincenti hanno coperto le magagne. L’avventura del tecnico livornese sulla panchina dell’Inter sta diventando una corsa ad ostacoli e la tifoseria comincia a inneggiare a Roberto Mancini con alcuni striscioni. Dalla parte del tecnico livornese ci sono ancora i punti conquistati in 10 giornate di campionato. Non sono pochi per continuare ad ambire al terzo posto e molte squadre sono racchiuse in pochissimi punti. Il Parma di Donadoni, dal canto suo, conquista una vittoria fondamentale per lasciarsi alle spalle un periodo tutt’altro che positivo.
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Numeri e curiosità – Era il 47esimo confronto in Serie A: i nerazzurri hanno vinto in 19 occasioni, per gli emiliani 14 successi; 13 le sfide terminate in parità. L’Inter era imbattuta nelle precedenti tre sfide di campionato con il Parma: due vittorie e un pari. I ducali erano reduci da sei sconfitte di fila, inoltre il Parma era l’unica formazione di questo campionato ad aver sempre subito gol ed era reduce da quattro sconfitte consecutive in casa. A secco Rodrigo Palacio che ha segnato nove gol nelle precedenti nove partite di campionato giocate contro il Parma: la squadra emiliana è la sua vittima preferita in A. Senza gol anche Antonio Cassano, che ha messo a segno il primo gol in Serie A proprio contro l’Inter, nel dicembre 1999 con la maglia del Bari.
La soddisfazione di Donadoni a fine partita:
“Sono felice per i ragazzi, questo è solo frutto del loro lavoro. Venivavamo da una partita a Torino in cui non meritavamo di uscire a mani vuote, eravamo stanchi, ma abbiamo tirato fuori una prova di grande carattere. Davanti avevamo un avversario di grande spessore, ma non abbiamo mai rinunciato a giocare e costruire, oltre che difendere con attenzione. In passato abbiamo commesso delle sciocchezze individuali, stasera siamo stati bravi ad evitarle. Non cambia nulla, è uguale a una settimana fa. Abbiamo fatto una vittoria e abbiamo tre punti in più in classifica”.
La delusione di Mazzarri:
“I fischi a San Siro prima e stasera uno striscione che inneggiava ad altri allenatori: come si sente? Se dopo due vittorie e il pareggio con il Napoli si parla in questi termini, non me ne frega niente. Ci siamo arenati. Però pensiamo a quest’anno, siamo solo alla decima partita, è vero che ne abbiamo fatte alcune non belle, con ritmi bassi, però siamo in evoluzione e siamo in un momento di emergenza. E’ la quinta partita consecutiva che giocano obbligatoriamente quasi sempre gli stessi. Questo però non dev’essere un alibi, bisogna riflettere su altri aspetti, e da domani ripartiremo su questo. Bisognava dare continuità a certe prestazioni dopo tre risultati positivi, invece si è sottovalutato il pericolo, abbiamo preso un gol per un nostro errore, loro si sono galvanizzati e noi abbiamo sbagliato troppo quando abbiamo avuto le nostre occasioni. E’ un momento così. Sembra che cerchi degli alibi, però guardate la panchina! Le alternative non c’erano, abbiamo giocato due giorni fa una partita veemente con la Sampdoria, venivamo da altre quattro giocate ogni due giorni, e avevo dei ragazzini che poi ho anche utilizzato nel finale: questa è la realtà attuale nostra, completa emergenza”.
Parma-Inter 2-0 (doppietta De Ceglie) | Foto
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