Doveva essere una giornata campale per il Parma, invece c’è stata l’ennesima “burla” da parte di Giampietro Manenti. Il presidente dei Ducali era atteso in tribunale per presentare il piano di rilancio da lui stesso annunciato qualche giorno fa, ma nessuno lo ha visto. Un’assenza ingiustificata che getta ulteriori ombre sul futuro del Parma, sempre più vicino al fallimento. I giudici hanno atteso invano Manenti per mettere a punto la strategia di risanamento degli emiliani, ma nonostante il presidente gialloblu continua a dire che i soldi ci sono, pare si sia dato latitante.

In tribunale si è visto solamente Marco Preti, direttore finanziario del Parma, che ha consegnato i bilanci della società degli ultimi tre anni, un documento che attesta la proprietà di Manenti e nulla più. In 15 minuti il summit è finito, ma per la società e i dipendenti non c’è alcuna buona notizia. Sempre nella giornata di ieri era previsto un incontro tra lo stesso Manenti e emissari della Proto-Group, che lunedì aveva annunciato ufficialmente la disponibilità a rilevare il Parma per 500mila euro. Un nome che in città non ha sollevato affatto entusiasmi, visti i precedenti con la giustizia dell’immobiliarista Proto.

Per il 19 marzo resta fissata l’udienza fallimentare presso il tribunale di Parma, ma ad oggi la situazione pare difficilmente delineabile. Donadoni e i suoi giocatori continuano comunque a lavorare con professionalità in vista dei prossimi impegni ufficiali. Ieri pomeriggio, tra l’altro, c’è stata a Collecchio un’amichevole fra la prima squadra e la Primavera allenata da Hernan Crespo: il risultato finale è stato di 4-1 con le reti messe a segno da Belfodil (doppietta), Cassani e Lila.

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ultimo aggiornamento: 13-03-2015