Il futuro del Parma è tutt’altro che definito: dopo il fallimento e la retrocessione in serie B, rimane a rischio l’iscrizione al prossimo campionato cadetto. È quanto si legge tra le righe delle dichiarazioni di Damiano Tommasi, presidente dell’Assocalciatori, il sindacato che è molto preoccupato su quello che potrebbe essere il destino del club emiliano e dei suoi tesserati. Di possibili acquirenti, dei quali si è parlato spesso nelle scorse settimane, in via ufficiale non se ne sono visti e lo spettro è quello di una ripartenza dalla serie D:
“Purtroppo sul Parma ho notizie non belle – ha detto Tommasi -. Il debito sportivo è alto, per troppi mesi non si è parlato di chi ha creato questa situazione”.
Oggi il presidente del sindacato calciatori è stato in Figc per parlarne con il presidente Carlo Tavecchio. L’obiettivo del governo del calcio di terminare la stagione senza falsare il campionato, sembra essere raggiunto, ma ora il rischio è che il Parma sia abbandonato a se stesso. Tommasi punta il dito soprattutto sulla vecchia gestione del club, dalla quale deriverebbero i più grossi errori, causa della situazione attuale:
“Si sta parlando di chi non riesce a risolvere la situazione e si scaricano le responsabilità sui soggetti che oggi sono sul campo. I soggetti che invece sono fuori dal campo e che hanno creato questa situazione non vengono mai menzionati e questo un po’ mi dispiace”.
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