L’asse Torino-Parma resta vivo più che mai, con l’operazione Giovinco che ha messo Marotta in pole position nei rapporti con il club di Ghirardi e quindi, su Biabiany, le speculazioni proseguono senza sosta e con buon fondamento. Il francese, cresciuto nelle giovanili dell’Inter sotto il nome paterno di Begora, è il giocatore che Conte gradisce considerando che nel ruolo di attaccante esterno in campo internazionale ci si muove con difficoltà e che la situazione di Pepe non migliora e soprattutto non tranquillizza lo staff tecnico. Troppo alto ormai il rischio di recidive, per di più l’esterno romano è di fatto inattivo da oltre un anno.
Biabiany quindi. E qualcosa appunto si muove ancora: i bianconeri fanno leva sull’interesse mostrato dal Parma per Federico Peluso, che pare non sia così contrario ad una piazza nella quale tornare a giocare con costanza senza tornare in una provinciale pura, e la Juve nel chiacchiericcio sta provando anche a inserire il prestito semestrale di Marco Motta. Tutto ciò per convincere Donadoni a rinunciare al proprio jolly offensivo già a gennaio. Biabiany tra l’altro è soltanto per metà di proprietà ducale, con la Sampdoria detentrice dell’altra mezza quota non ci sono problemi visti anche i rapporti storici tra la dirigenza juventina e Garrone jr e la “spinta” avuta dai blucerchiati per arrivare a Gabbiadini.
Quanto servirebbe alla Juve mettendo le contropartite di cui sopra? Beh, non più di 3/4 milioni, il che rende l’operazione fattibile e interessante. Sempre sulla cresta dell’onda, visto che il sì del calciatore classe 1986 non è di fatto in dubbio. L’offensiva avanza, e tra i nomi più esotici di Griezmann e De Bruyne, soltanto il primo è un vero pallino bianconero. Ma la Real Sociedad fa la Champions League e se ne può parlare a giugno, e stesso discorso il Chelsea che però per il belga non valuta null’altro che non sia un’uscita a titolo temporaneo.
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