Giuseppe Rossi e la riabilitazione, capitolo terzo: l’attaccante della Fiorentina e della Nazionale, infortunatosi il 5 gennaio scorso contro il Livorno, in questi giorni si trova nella “sua” America dove sta trascorrendo il tempo tra famiglia e fisioterapia. E’ la terza volta che Pepito si trova a dover fronteggiare problemi di questo genere, ma in questa occasione la lesione al crociato, e non la rottura, gli sta consentendo si affrontare la convalescenza con buona lena, bruciando addirittura le tappe. In questi casi l’approccio psicologico è di primaria importanza, in questo senso l’affetto e la vicinanza ha sentito intorno a sé non può che avergli giovato, col ginocchio che si è sgonfiato prima del previsto; il suo agente Andrea Pastorello ha parlato a tuttomercatoweb di come stanno andando le cose tra New York e il Colorado, le sue parole sono cariche di ottimismo:
“Dopo un lungo colloquio telefonico avvenuto ieri con Luke Bongiorno, il fisioterapista di fiducia di Pepito, stiamo valutando la possibilità di anticipare la visita di controllo di Rossi dal professor Steadman visto che il ginocchio ha reagito meglio del previsto alle sedute di fisioterapia eseguite in questi giorni e si è sgonfiato in modo significativo. Entro martedì decideremo definitivamente come procedere. Ho parlato con Pradé e dunque la Fiorentina è stata da me immediatamente informata dopo la telefonata ricevuta”.
Una buona notizia per la Fiorentina nel giorno del doppio colpo Matri – Anderson, ma buona nuova anche per Cesare Prandelli che dopo l’infortunio del suo centravanti aveva accusato il colpo in maniera considerevole; il commissario tecnico dell’Italia puntava molto su Pepito per la spedizione mondiale del prossimo giugno, la speranza è che riesca a mettersi in tempi più brevi del previsto. Per incoraggiarlo e dimostrargli una volta di più stima, ha detto:
“Giuseppe deve stare sereno, conosce la considerazione che ho di lui e sa che lo aspetterò fino all’ultimo giorno”.
Una doppia iniezione di fiducia per Giuseppe Rossi che non vede l’ora di riprender confidenza col pallone.
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