Dopo la vittoria di Glasgow il Milan tenta gradualmente di tornare alla normalità, nonostante la situazione societaria rimanga intrisa di confusione. È Massimiliano Allegri a prendere il timone, almeno per quel che riguarda la gestione dello spogliatoio e del quartier generale di Milanello, dall’alto del suo ruolo di responsabile di tutto il settore tecnico rossonero. Gli spifferi dei giorni scorsi relativi ad alcuni ritardi da parte di Mario Balotelli e Robinho agli allenamenti non sono piaciuti a nessuno in società, ma visto che non è ancora ben chiaro chi comandi, praticamente nessuno ha preso posizione. Tranne lui, il tecnico in bilico da sempre: “Certe cose devono rimanere dentro Milanello, mi chiedo come notizie sui ritardi agli allenamenti siano potute uscire fuori”, ha detto nelle scorse ore l’allenatore toscano.

Da questo momento in poi, dunque, per volere di Allegri il quartier generale del Milan rimarrà blindato: nessuna restrizione per la stampa, sia ben chiaro, ma numerosi eventi commerciali legati agli sponsor saranno ridotti al lumicino o rimandati a dopo le feste natalizie. L’impressione, dunque, è che qualche indizio il club rossonero lo abbia: le questioni legate allo spogliatoio trapelate nei giorni scorsi potrebbero essere fuoriuscite da qualche gola profonda che lavora a Milanello per conto di partner commerciali? Può darsi, ma anche se non vi è la certezza, meglio prevenire.

Già in passato altri allenatori di serie A si sono trovati a gestire casi spinosi di questo genere: Mourinho ai tempi dell’Inter scoprì qualche giornalista dedito ad arrampicarsi sugli alberi della Pinetina per spiare tattiche e schemi dello ‘Special One’. Quello che sta accadendo al Milan, però, è più che altro legato al pettegolezzo, piuttosto che allo spionaggio vero e proprio. Notizie false sul comportamento dei calciatori, potrebbero alla lunga destabilizzare un ambiente sano, figuriamoci quello rossonero attualmente alle prese con una crisi forse senza precedenti. Da qui a Natale, dunque, ci saranno solo tre eventi incancellabili con gli sponsor, non ne verranno organizzati di altri e le visite ai campi di gioco saranno quasi off limits.

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