Il Perugia è promosso in Serie B.
Nel giorno in cui la Juventus festeggia il suo terzo scudetto consecutivo, ecco che la squadra umbra (che nel 2000, su un campo allagato in cui si giocò per volere dell’arbitro Pierluigi Collina, sconfisse proprio i campioni d’Italia per 1-0, consegnando così lo scudetto nelle mani della Lazio) può festeggiare a sua volta la promozione.
Il Perugia, dopo il terzo posto in Serie B nel 2004-2005, perde la finale dei play-off con il Torino. Resterebbe così fra i cadetti, ma a causa dei debiti, subisce la revoca dell’affiliazione il 15 luglio e non può così iscriversi al campionato di Serie B.
Si costituisce dunque una nuova società, Perugia Calcio, che sostituisce la vecchia Associazione Calcio Perugia e che viene ammessa in Serie C1.
Da allora, il Perugia milita prima in Serie C1, che poi diviene Lega Pro (dal 2008-2009). Ma i problemi non sono finiti: nel 2010 la società viene dichiarata fallita dal Tribunale. Così nasce una nuova società, l’Associazione Sportiva Dilettantistica Perugia Calcio, ammessa in serie D. Vince il proprio girone e viene promossa in Lega Pro Seconda Divisione (quindi torna fra i professionisti e diviene Associazione Calcistica Perugia Calcio. Nel 2011-2012 vince il girone B e conquista la promozione in Lega Pro Prima Divisione. Nel 2012-2013 perde i play off in semifinale col Pisa. Finalmente aggancia la promozione quest’anno.
L’incontro decisivo proprio oggi, 4 maggio 2014, al Curi. Il Perugia batte il Frosinone per 1-0, con gol di Di Moscati.
In città si è scatenata la festa, con tanto di caroselli in auto.
Persino la presidente della Regione, Catiuscia Marini, ha fatto i complimenti alla squadra:
«Per Perugia si tratta di un traguardo di grande prestigio che inorgoglisce tutta l’Umbria sportiva e non. In questa giornata mi piace ricordare e sottolineare la sana passione per il calcio e le attivita’ sportive che devono sempre ispirarsi a lealtà e correttezza».
Felicissimo anche il Presidente della Provincia, Marco Vinicio Guasticchi:
«Grande Grifo, tifosi straordinari: ora si riscrive la storia e si punta in alto. La società e la città meritano di tornare nella ‘Scala’ del calcio. Oggi abbiamo vissuto tutti
insieme una giornata di sport e passione per il calcio che ci ricorderemo per sempre».
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