Milan
Polemiche anche sulle celebrazioni dei 125 anni pre partita. Virdis: “Milan, perché?”
L’indimenticato centravanti rossonero Pietro Paolo Virdis, presente insieme alle altre leggende ieri sera a San Siro, affida ai suoi social una critica di non poco conto anche all’organizzazione dell’evento.
Nella magica cornice di San Siro, il tempio del calcio milanese, si è consumata una celebrazione che ha attraversato i confini del tempo, richiamando al presente le glorie di un passato dorato.
I 125 anni del Milan sono stati l’occasione per un raduno straordinario di leggende che hanno scritto pagine indelebili nella storia del club. A fare da cornice a questo evento, una festa che ha saputo evocare emozioni profonde, ma che non è stata immune da una specifica critica da parte di chi il suo nome tra quelle leggende l’ha scritto con pieno merito.
Leggende
L’evento pre-partita è stato un viaggio nelle epoche del Milan, con una particolare attenzione rivolta alle figure che hanno elevato il club a livelli di eccellenza riconosciuti in tutto il mondo. Tra questi, spiccano i nomi di Marco van Basten, Franco Baresi e Filippo Inzaghi, tre icone il cui contributo è stato onorato con l’inserimento nella Hall of Fame rossonera. Ricevendo i premi, i loro volti hanno inevitabilmente tradito un’emozione palpabile anche attraverso i gesti più semplici di Van Basten, come quello nervoso di toccarsi il labbro, o i sorrisi appena contenuti di Inzaghi.
Il clou della serata
Il pre-partita ha visto una serie di momenti emotivamente carichi, culminati nell’allestimento dove luci, musica e narrazione hanno creato un vero e proprio spettacolo. La voce di Luca Ward e l’evolversi visivo di un bambino che, attraversando il campo, si trasforma in uomo, hanno simboleggiato il percorso di crescita e appartenenza al Milan. L’arrivo in campo di leggende con i trofei più significativi del club ha poi suggellato questo legame indissolubile con la storia e le radici rossonere ma non tutto è andato per il verso giusto.
Fischi ad Ibra ed una mancanza non da poco
Tuttavia, la celebrazione non è stata esente da momenti di tensione, simbolo di una nostalgia per un Milan che alcuni tifosi percepiscono come troppo lontano da quello attuale. La contestazione ha trovato nella figura di Zlatan Ibrahimovic il capro espiatorio quando inquadrato dai maxischermi, con fischi a coprire gli applausi e ad evidenziare quel senso di sospensione tra un passato glorioso ed un presente che ancora non piace. In più, attraverso i propri social, Pietro Paolo Virdis, leggenda a tutti gli effetti di un Milan che fú veramente grande ha usato queste parole per sottolineare una pecca organizzativa che non ha reso giustizia in toto a lui e a agli altri ex rossoneri presenti. Queste le sue testuali parole: “Una domanda però ce la siamo posti TUTTI noi.. tu, società, organizzi una festa per questa importante data… fai venire CAMPIONI dall’Olanda, dal Brasile, da Monza, da Milano… li fai sfilare a centro campo reggendo i trofei della NOSTRA storia, che restano nella STORIA DEL CALCIO e non dici i nomi????? Non li elenchi con l’enfasi solita che accompagna la recita di ogni formazione prima di ogni partita? Perché?… domando per degli amici.”
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