Cesare Prandelli è stato sollevato dall’incarico di allenatore del Galatasaray. Il destino dell’ex CT della nazionale italiana era segnato già da ieri sera, quando i turchi sono usciti sconfitti per 2-0 dallo scontro di Champions League contro l’Anderlecht. Fuori dall’Europa e terzo in campionato, il Galatsaray ha deciso di dare una svolta alla stagione allontanando il tecnico al quale era stata affidata la ricostruzione. Dopo il fallimento con l’Italia ai Mondiali di Brasile 2014, dunque, per Prandelli il 2014 si conclude nel peggiore dei modi, ossia con un esonero auspicato dalla stampa turca ormai da settimane.
La situazione dell’allenatore italiano è parsa sin da subito molto complicata nell’immediato post partita di Anderlecht-Galatasaray: il divorzio sarebbe stato maturato però nella notte e oggi c’è stato l’annuncio ufficiale da parte di Abdurrahim Albayrak: il vicepresidente del club di Istanbul, ha comunicato la decisione presa dal consiglio, che regge il Galatasaray dopo l’addio del presidente. Prandelli, proprio alla vigilia della gara di Champions League, aveva rilasciato un’intervista al sito ufficiale della società, nella quale dichiarava che la proprietà in estate gli aveva promesso importanti investimenti sul mercato, giocatori in realtà mai arrivati. Anzi, negli ultimi tempi, alcuni componenti della rosa, Sneijder su tutti, lamentano il mancato pagamento dello stipendio.
Prandelli, nonostante le difficoltà economiche, aveva accettato la sfida, ma i risultati non l’hanno fin qui supportato: con la sconfitta di ieri sera, il Galatasaray ha perso anche la possibilità di essere ripescato in Europa League. Il tonfo, tra l’altro, giunge a pochi giorni dalla sconfitta casalinga in campionato contro il Trabznospor, che aveva fatto mugugnare tifosi e giornali locali. Prandelli aveva firmato con il Galatasaray un contratto fino al 2017 in cambio di 4,5 milioni di euro a stagione proprio all’indomani della prematura eliminazione dell’Italia al Mondiale.
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