L’esonero era nell’aria, solo questione di ore. Il Sunderland ha deciso deciso di esonerare il tecnico italiano dopo 5 giornate di Premier League, nelle quali la squadra ha raccolto solo un pareggio e 4 sconfitte. L’ultimo ko è arrivato sabato sul terreno del West Bromwich. I Black Cats hanno perso 3-0 e al termine della partita Di Canio è andato sotto il settore occupato dai suoi tifosi a prendersi i fischi, ma forse anche in seno di sfida. Di Canio era arrivato a Sunderland nella seconda parte della scorsa stagione e riuscì, insieme ai suoi giocatori, a raggiungere la salvezza. Non sono mai mancati, però, i dissidi interni nello spogliatoio.
L’ex calciatore è sempre stato un individuo piuttosto fumantino. Un carattere che lo ha portato spesso a scontrarsi con i suoi colleghi calciatori quando era in campo. Non è cambiato da quando ha deciso di cominciare un nuovo percorso, la carriera di allenatore. Le ricostruzioni della stampa inglese parlano di un violento litigio tra il tecnico e i suoi calciatori nell’allenamento post-sconfitta al The Hawthorns. “Io come Mourinho – aveva detto nell’ultima conferenza stampa – Dal portoghese ho imparato a far confluire tutte le attenzioni su di me, così i giocatori sono tranquilli“. “L’esonero? – ha invece detto a fine partita col West Brom – Non mi preoccupa. Vado avanti a testa alta“.
Dopo questo paragone azzardato la stampa inglese non ha perso l’occasione e in particolare il “Sun” si è divertito ad ironizzare chiedendosi “cosa esattamente hai vinto tu, Paolo?”. Il “Guardian” ha spiegato, invece, che “il mostruoso egocentrismo con il quale viene spesso percepito Di Canio dall’esterno, in realtà è un atto deliberato per mascherarne la correttezza intrinseca, l’intelligenza, l’umorismo e la generosità di spirito”. Per la panchina dei Black Cats il nome più gettonato è quello di un altro italiano: Roberto Di Matteo.
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