Dopo la squalifica cancellata a Massimiliano Allegri, anche Rudi Garcia si aspetta che la sua pena (2 giornate di stop) sia notevolmente alleggerita e, un po’ a sorpresa, il suo migliore alleato potrebbe essere il presidente del Genoa, Enrico Preziosi. La decisione del giudice sportivo Giampaolo Tosel è stata motivata con il tentativo di aggressione da parte dell’allenatore della Roma nei confronti di uno steward di Marassi nel tunnel che porta agli spogliatoi durante il burrascoso post partita dello scorso weekend. Garcia ha parlato il ‘day after’ di menzogne, contro le quali si batterà con ogni mezzo:
“Non accetterò che si cerchi di infangarmi attribuendomi gesti aggressivi che non ho commesso e che deploro. Mi batterò con ogni mezzo – ha affermato il tecnico giallorosso – per difendermi da queste menzogne”.
Il giudice sportivo ha inflitto due giornate di squalifica a Garcia sulla base delle testimonianze oculari: quella dello stesso steward, un 48enne proprietario di un’impresa di serramenti e tifoso del Grifone, e le altre di colleghi presenti in quei minuti concitati nel sottopassaggio che porta agli spogliatoi di Marassi. Garcia e un altro tesserato della Roma riconoscibile dalla tuta (non è stato identificato e il club capitolino non ne ha fornito le generalità beccandosi anche una multa) avrebbero tentato di aggredire lo steward, la cui testimonianza è stata chiara e molto dura nei confronti del tecnico giallorosso. Ora, però, stando a quanto trapela dalle colonne di ‘Repubblica’, l’uomo sarebbe disposto a ritrattare.
Da Roma fanno sapere che i fatti non sono mai accaduti e venerdì in Corte d’Appello si spera di ottenere quantomeno una sospensione della pena in attesa di ulteriori elementi di prova. Intanto, il presidente genoano Preziosi ha lasciato chiaramente intendere di voler abbassare i toni, invitando coloro i quali hanno accusato pesantemente i tesserati della Roma, di “alleggerire la situazione”. Domani, dunque, lo steward potrebbe ritrattare quanto raccontato in precedenza, affermando di aver male interpretato il gesto di Garcia, che avrebbe sì mosso la mano all’indirizzo della sua faccia, ma non per rifilargli un ceffone. In questo caso, la squalifica sarebbe cancellata e il dipendente di Marassi non sarebbe querelato da Garcia.
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