Gaetano Iannini è la prima vittima del nuovo articolo 11 del Codice di Giustizia Sportiva varato lo scorso 4 giugno e che prevede una nuova formulazione dell’articolo 11, quello che si occupa dei comportamenti discriminatori di giocatori e dirigenti. Le novità risiedono soprattutto nelle pene che sono generalmente inasprite, se a trasgredire è un calciatore la squalifica minima è di 10 giornate, se invece l’episodio vede protagonista un dirigente si parte da 4 mesi. Iannini del Matera si è beccato 10 giornate di qualifica in seguito all’espulsione rimediata sul campo del Sudtirol nel corso della prima partita di Tim Cup dei lucani contro i bolzanini.
Durante la partita il direttore di gara aveva fischiato un fallo del centrocampista materani ai danni del ghanese Caleb Ansah Ekuban, ragazzo diciannovenne in prestito dal Chievo. Come ha raccontato un dirigente del Sudtiron, Iannini si è diretto verso l’arbitro e dopo una scambio di battute con quest’ultimo si è visto mostrare il cartellino rosso, il giocatore deve quindi aver detto qualcosa che ha reso inevitabile la decisione del direttore di gara. Il tutto è poi andato a referto e ci ha pensato il giudice sportivo Tosel ad applicare la nuova norma. Il Matera accetta la decisione, non si schiera al fianco del suo tesserato ma, per bocca del patron Saverio Columella, si augura che non si tratti di una mossa mediatica:
Se il nostro giocatore ha sbagliato, è giusto che paghi. Ma, al di là di questo, mi sembra che la sanzione abbia anche connotazioni mediatiche. Ovviamente mi spiace che la mia società, sempre schierata contro qualsiasi condotta antisportiva, venga coinvolta in questa vicenda. Noi condanniamo completamente il comportamento del nostro atleta: l’insulto razzista è imperdonabile e, se c’è stato, è giusto che Iannini paghi.
Non è la prima volta che Gaetano Iannini, napoletano di nascita e una vita a girovagare nelle serie minori del calcio italiano, si rende protagonista di gesti censurabili. Lo scorso anno vestiva la maglia del Casale e al termine della partita di play off di Seconda Divisione contro la Virtus Entella aveva aggredito l’arbitro e alcuni agenti schierati a bordo campo, in quell’occasione subì un Daspo di quattro anni. Il giocatore poi spiego in conferenza stampa la sua versione dei fatti e la sua condotta in effetti non sembrò essere particolarmente violenta. Ora questo nuovo episodio che sta avendo grande risonanza mediatica, se non altro poiché si tratta del primo caso di applicazione del nuovo articolo 11, per il momento non ci sono dichiarazioni da parte del diretto interessato.
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