Juventus
“Prossima volta tocca a te”, il pesante retroscena sulla Juventus

La Juve vince 2-1 col Lecce in chiave Champions, ma il finale concitato porta Giuntoli a “bacchettare” la squadra negli spogliatoi. Tudor resta in silenzio: unità di intenti nel momento cruciale?
La Juventus ha strappato una vittoria sofferta per 2-1 contro il Lecce, un risultato cruciale per la corsa alla Champions League, ma il finale di gara ha lasciato strascichi negli spogliatoi bianconeri. Stando a quanto riportato da Repubblica, non è stato Igor Tudor a prendere la parola dopo il match, ma il direttore sportivo Cristiano Giuntoli. Un episodio significativo, che rivela la sintonia tra il tecnico croato e il dirigente in un momento delicato della stagione. Dopo 80 minuti di dominio, il calo di concentrazione nel finale ha rischiato di costare caro, spingendo Giuntoli a un intervento deciso per richiamare la squadra all’ordine. Il direttore generale bianconero, intanto, sta lavorando per il calciomercato estivo: pronto il colpo dal Barcellona.
Un discorso motivazionale e un’intesa solida
L’intervento di Giuntoli non è stato un’ingerenza, ma un’azione in piena armonia con Tudor. “La prossima volta tocca a te”, avrebbe detto il ds al tecnico con un sorriso, secondo Repubblica, sottolineando il clima di collaborazione. Il discorso si è concentrato sull’importanza di mantenere alta l’intensità fino all’ultimo secondo, con un monito rivolto soprattutto ai subentrati come Weah, Cambiaso, Conceição e Kolo Muani, apparsi poco incisivi. L’episodio mette in luce un rapporto di fiducia tra Giuntoli e Tudor, lontano dalle frizioni che avevano segnato la gestione precedente di Thiago Motta.
Una Juventus in costruzione, tra campo e spogliatoio
Questo retroscena riflette il nuovo corso juventino. Tudor, spesso dipinto come un “sergente di ferro”, sta mostrando un approccio più flessibile, mentre Giuntoli si conferma una figura centrale nel cementare l’unità del gruppo. La sinergia tra i due potrebbe diventare il pilastro di una Juventus più solida, con l’obiettivo Champions sempre più alla portata. Il lavoro di squadra, dentro e fuori dal campo, sembra essere la chiave per il futuro bianconero.